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Un vero talento che univa simpatia, generosità e un pizzico di follia, E' questo L'Antonio, detto Tonino, Benelli raccontato nel docufilm “Benelli su Benelli”, una coproduzione Genoma Films con Albedo Productions – con la regia della pesarese Marta Miniucchi che andrà in onda venerdì 21 ottobre alle ore 15.35 su Rai Tre.
Era stato presentato al Festival del Cinema di Venezia l'anno scorso
Sono narrate le imprese e la personalità del campione, e poi la storia dell'industria motociclistica nata dal genio dei fratelli maggiori Giuseppe e Giovanni Benelli, e infine il ruolo di tutta la famiglia che ha portato successo alla città di Pesaro.
Tonino Benelli pilota si racconta attraverso la voce fuori campo di Neri Marcorè: la vita privata, gli esordi agonistici, le gare con le numerose vittorie ma anche le amare delusioni scorrono attraverso immagini fotografiche, i filmati di repertorio, le interviste e le ricostruzioni fiction basate sui ricordi riportati nel libro di Paolo Prosperi “Tonino Benelli, il cigno del motore, il Girardengo della motocicletta”.
Fra gli intervistati non possono mancare Giacomo Agostini, la nipote Cristiana Benelli, Paolo Marchinelli (direttore del Museo Benelli) e lo storico Paolo Sorcinelli.
Nel cast, Alessandro Gimelli, pesarese e appassionato di Benelli, che interpreta Tonino, e gli attori Matteo Gatta, Gaia Bottazzi e Giovanni Maria Briganti.
Spazio anche alla sensibilità di una madre moderna per l’epoca, che ha saputo cogliere la passione dei figli permettendo loro di realizzare un sogno partendo da un azzardo: la vendita di alcuni terreni, al tempo simbolo di sicurezza economica.
La Benelli ha reso popolare la città marchigiana fin dagli anni Vernti e Trenta mentre Tonino dominava la scena del motociclismo nazionale guidando prima la Benelli 147 e poi la celebre 175 bialbero.
L’11 maggio 1924 Tonino Benelli, definito dalla stampa dell’epoca “Il cigno sul motore” e “Il Girardengo della motocicletta”, esordisce alla Parma-Poggio di Berceto, gara in salita di 50 chilometri tra rettilinei e tornanti che lui percorre a oltre 100 orari.
Con quattro titoli di Campione d'Italia diventa per il motociclismo dell'epoca quello che Tazio Nuvolari è stato per l’automobilismo.
Nel 1932 è la stessa velocità, tanto amata da Tonino, insieme a una pioggia fortissima, a portarlo fuori pista sul Circuito del Tigullio. Si risveglia dal coma ma è costretto a ritirarsi per sempre dalle competizioni.
Dopo aver rischiato la vita sui circuiti d'Italia e d’Europa, il 27 settembre 1937 Tonino perde la vita all'età di 35 anni in un incidente stradale di ritorno da Rimini in sella a una Benelli 500 Sport.