Best of 2023: le Sportive e le Hypernaked
Che il mondo delle supersportive sia cambiato è una evidenza sotto gli occhi di tutti: sempre più estreme e performanti le 1000/1100 carenate, al punto da richiedere doti da pilota per essere sfruttate almeno all'80%, mentre dall'altra parte stiamo assistendo - per il 2024 - al ritorno delle 600 cc, forse spinti anche dalla notevole esasperazione delle top di gamma.
In mezzo sono nate negli ultimi anni alcune proposte più accessibili, ma non per questo meno interessanti, come le 400/500 cc, anche a quattro cilindri come la stupefacente Kawasaki ZX-4RR che riporta il auge una cilindrata per che negli anni '80 e '90 aveva prodotto alcuni capolavori. In questa rassegna trovate le nostre prove 2023 delle moto che appartengono a questo segmento, cui abbiamo vouto accostare anche le Hypernaked, per due ragioni principali: la prima è che molto spesso le Hypernaked nascono sulla stessa ossatura (motore+ciclistica) della Hypersport, la seconda è che le prestazioni di queste affilatissime "nude" restano estremamente impegnative e sfruttabili a pieno solamente tra i cordoli.
Aprilia RS 660 Extrema
È la versione più racing della RS 660, contraddistinta da alcune parti speciali come parafango e puntale in fibra di carbonio, codino monoposto e scarico SC-Project (partner Aprilia in MotoGP), che hanno il merito di far perdere tre chilogrammi di peso rispetto alla versione standard alla sportiva di Noale che da 183 passa a 180 kg in ordine di marcia; la maggiore raffinatezza in chiave racing si spinge fino ad aggiungere il software per la predisposizione e il montaggio del cambio rovesciato di serie. Le prestazioni del bicilindrico frontemarcia non cambiano: 100 CV a 10.500 giri/min, con una coppia massima di 67 Nm a 8.500 giri/min.
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BMW M 1000 R
È il top assoluto delle hypernaked di Monaco, una moto senza compromessi riguardo il carattere racing e la dotazione, il cui potenziale è avvicinabile soltanto in pista. La BMW M 1000 R segna la distanza con la versione standard S 1000 R innanzitutto per il più che abbondante balzo in avanti della potenza del motore 4 cilindri in linea di 999 cc dotato di fasatura variabile ShiftCam, che qui è basato sul propulsore della sportiva S 1000 RR. La potenza massima è incrementata rispetto alla S 1000 R di ben 45 cv, per arrivare a 210 CV a 13.750 giri/min, mentre la coppia massima è sostanzialmente coincidente con la standard (113 Nm la M, contro 114) ma ottenuta a 11.000 giri/min invece che a 9.250 giri/min, di conseguenza anche il limitatore cambia punto di intervento: adesso taglia la potenza quando si superano i 14.600 giri/min. Rapporti di trasmissione accorciati, sospensioni semiattive, winglet, freni M, ma anche un profluvio di parti speciali rendono la M 1000 R quasi una vera Superbike privata della carenatura.
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Ducati Streetfighter V4 1100 SP2
La Ducati Streetfighter V4 1100 SP2 è l'allestiemento più pistaiolo e ancora più affilato della Streetfighter V4 1100 e si differenzia a colpo d'occhio dalla già cattivissima versione "S" per la livrea Winter Test arricchita dai cerchi in fibra di carbonio e dalle quattro winglets costruite nello stesso pregiato materiale.
Qui troviamo la frizione a secco STM-EVO SBK per il Desmosedici Stradale di 1.103 cc da 208 cavalli a 13.000 giri, e ben 123 Nm di coppia a 9.500 giri. Il V4 di 90° è caratterizzato dall'albero motore controrotante, soluzione tecnica che permette di compensare parte dell'effetto giroscopico prodotto dalle ruote rendendo la moto più agile nei cambi di direzione, supportata dalle sospensioni Öhlins semiattive.
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Ducati Streetfighter V4S
È stata una delle nostre prime prove pistaiole del 2023, anno in cui la Ducati Streetfighter V4S si è presentata rinnovata e arricchita di tutte le migliorie che hanno accompagnato l'evoluzione della sorella Hypersport Panigale. Se infatti il Desmosedici Stradale di 1.103 cc dotato di albero motore controrotante è rimasto immutato con 208 cavalli e 12,5 kgm di coppia, le mappe motore diventano 4 e il peso in ordine di marcia di 197,5 kg la colloca nella fascia dei rapporti peso/potenza più favorevoli. Nella ciclistica ritroviamo il telaio front frame e il forcellone monobraccio, assistiti da un forcella Öhlins semiattiva NIX30 a steli rovesciati da 43 mm e ammortizzatore TTX36, con interfaccia Smart EC 2.0. Per completare l'evoluzione in senso sportivo, adesso il perno del forcellone è 4 mm più in alto e il nuovo Engine Brake Control EVO 2 p caratterizzato da una differente calibrazione marcia per marcia su ciascuno dei tre livelli selezionabili, inoltre adotta anche una nuova strategia per il Quick Shift.
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CFMOTO 450SR
A EICMA 2023 abbiamo visto la sua sorella ancora più sportiva, la 450 SR S, ma a gennaio dello stesso anno abbiamo potuto provare una delle prime sportive cinesi di media cilindrata ad arrivare nel nostro mercato, la CFMOTO 450SR. Appartiene al filone delle moto accessibili e guidabili con la patente A2, ma non per questo nella nostra prova in pista si è dimostrata poco a suo agio nella guida in circuito. È mossa da un motore bicilindrico parallelo di 450 cc, quattro valvole per cilindro e con fasatura 270°, frizione antisaltellamento, pistoni forgiati, doppio contralbero di bilanciamento e cambio a sei rapporti che - per enfatizzare la destinazione sportiva della 450SR - è rovesciabile per l'impiego in circuito. La potenza è di 46,9 cavalli a 10.000 giri con una coppia massima di 39,3 Nn a 7750 giri e la velocità massima dichiarata supera i 190 km/h.
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Kawasaki ZX-4RR
Chi l'ha detto che le 4 cilindri 400 cc sportive sono poco divertenti? 80 cavalli, una ciclistica adatta sia all'suo stradale che a qualche puntata in pista e la ricetta per una moto dal fun factor elevatissimo è servita. Prima - in attesa di altre concorrenti - nel presidiare il segmento, la Kawasaki ZX-4RR ha un motore DOHC a 4 cilindri in linea raffreddato a liquido da 399 cc, ZX di Kawasaki, in grado di erogare una potenza massima di 57 kW (77 CV) e con air box in pressione una potenza di 59 kW (80 CV) con regimi di rotazione che possono arrivare a 15.000 giri e cambio a sei rapporti. Disponibili 4 riding mode, mentre il peso si attesta a 188 kg.
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MV Agusta SuperVeloce 800 e Brutale 1000 RR
Le ha provate il nostro Motoreetto e le trovate tutte e due in un unico video: la sportiva neoclassica Superveloce 800 e la Hypernaked Brutale 1000 RR sono state aggiornate per il 2023, la prima nell'impianto frenante anche con una migliore gestione dell'ABS a moto inclinata, la seconda con aggiornamenti al motore per ridurre le vibrazioni. Non cambiano in assoluto le prestazioni:con il quattro cilindri della Brutale 1000 RR che eroga 208 cavalli per una massa a secco di 186 kg, mentre la Superveloce 800 sfiora i 150 cavalli (148, per la precisione) e vanta un peso a secco di 173 kg.
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Yamaha MT-10 SP
The "Dark Side of Japan" nella massima espressione delle sue performance: la Yamaha MT-10 SP è una "hyper naked" che mira ad elevare al massimo il piacere di guida, direttamente derivata dalla YZF-R1. Differisce esternamente dalla versione standard per l'adozione del puntale aerodinamico, tubi freno in treccia metallica e della livrea Icon Performance ma non è da dimenticare l'adozione delle raffinte sospensioni semiattive Öhlins Smart EC di seconda generazione. Rinnovata proprio nel 2023, il fantastico CP4 Crossplane di 998 cc a scoppi irregolari esprime una potenza di 165,9 cavalli a 11.500 giri con una la coppia massima (adesso incrementata fra i 4.000 e gli 8.000 giri) di 11,4 kgm/112 Nm a 9.000 giri. Trasmissione finale appena allungata (un dente di corona) ed elettronica sofisticata per questa versione che sembra quasi una R1 addomesticata per l'uso stradale ma che anche in pista può dare tante soddisfazioni.
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