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La EcoMotors International è una giovane azienda americana che lavora al progetto e allo sviluppo di motori a tecnologia eco-compatibile.
Il progetto in cui Bill Gates ha investito ben 23,5 milioni di dollari, come riporta il Wall Street Journal, è un motore compatto a due tempi in lavorazione nella sede di Silicon Valley.
L’acronimo “OPOC” sta per “Opposed Pistons and Opposed Cilinder”, e si riferisce ad uno schema tecnico decisamente inusuale, seppur non inedito, e realizzabile solamente con distribuzione a 2 tempi. Come si evince dal disegno CAD, in pratica si tratta di un motore bicilindrico boxer con quattro pistoni. In ogni cilindro scorrono quindi due pistoni contrapposti: i due più interni (i più vicini all’albero motore) vengono tradizionalmente spinti verso l’esterno da normali bielle coassiali molto corte, mentre altre due lunghe bielle spingono gli altri due pistoni – collegati ad esse tramite un imbiellaggio esterno – in senso opposto, verso gli altri due. In pratica, le camere di scoppio sono costituite dalle intercapedini che rimangono tra i cieli delle coppie di pistoni contrapposti quando essi si trovano “faccia a faccia” ai rispettivi P.M.I. (punti morti superiori). Non solo: questo rivoluzionario propulsore è pure dotato di turbocompressore gestito elettronicamente!
Dicevamo che questo tipo di motore non è inedito: la paternità di un progetto similare sarebbe infatti dell’azienda aeronautica Junkers, che addirittura negli anni trenta progettò il propulsore Jumo 205 a ciclo Sabathé (in pratica si trattava di un Diesel a 2 tempi) che andò ad equipaggiare svariati velivoli utilizzati dalla Luftwaffe (l’aeronautica militare tedesca), e che nella successiva versione 207 venne pure equipaggiato con turbocompressore. Ma anche la casa motociclistica DKW realizzò una moto da corsa con un motore a due tempi a ciclo Otto , che però non prese mai parte ad alcuna competizione. Non solo: la stessa Piaggio, nel 1951, ottenne il record mondiale sul chilometro lanciato – 171 km/h, sulla bretella Roma-Ostia – con una specialissima versione della Vespa dotata di un motore analogo.
Tutti i motori appena citati erano però dotati di due alberi a gomiti, anziché uno come l’OPOC, mentre la Lancia, già nel 1933 e su licenza Junkers, aveva realizzato dei motori con singolo albero a gomiti per gli autocarri Ro e Ro-Ro.