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Pochi giorni fa Kawasaki Motors Japan ha siglato un accordo di importazione esclusiva in Giappone delle moto Bimota. Nell'occasione ha comunicato il prezzo della KB4 che è stata svelata ufficialmente a EICMA dopo che era stata intravvista alcune volte nei test in pista e su strada.
Con un'estetica che ha richiami nel passato di Bimota, la KB4 monta il quattro cilindri Kawasaki di 1.043 cc e 142 cavalli a 10.000 giri già in uso alla Ninja 1000SX, un propulsore ritenuto coerente con il carattere di sportiva non estrema.
Originale, e qui c'è l'influenza di Pierluigi Marconi con il suo passato in Benelli oltre che in Bimota, il posizionamento del radiatore di raffreddamento fra sottosella e ruota posteriore che influenza anche lo stile della moto con le importanti prese d'aria ai lati della carenatura.
Il telaio è a traliccio in acciaio con piastre di attacco del forcellone in lega di alluminio ricavate dal pieno, le sospensioni adottano la forcella Öhlins FG R&T 43 NIX30 con escursione di 130 mm il monoammortizzatore Öhlins TTX 36 con escursione di 122 mm (il forcellone in lega di alluminio è ricavato dal pieno). L'interasse è contenuto in 1390 mm e il peso a secco è dichiarato in 189 kg.
Kawasaki controlla il 49,9% della proprietà Bimota e contribuisce allo sviluppo tecnico dei suoi modelli, che sono progettati e assemblati a Rimini.
Il prezzo comunicato in Giappone è di 4.378.000 yen, ovvero 34.000 euro, una quotazione che ha che fare con la produzione artigianale, oltre che con l'esclusività, e che si posiziona nella fascia alta delle sportive.
Dove la KB4, sebbene diversa per impostazione, trova una concorrenza forte in termini di contenuti e prestazioni.