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Un mondo nel quale il marchio, nato sul finire degli anni ’70 ha sempre introdotto importanti novità tecnologiche, poi trasportate nelle produzione dei propri modelli di serie.
BIMOTA ha ufficializzato la creazione del BIMOTA Research Development Department, grazie ad una joint venture con EDO Racing, che curerà lo sviluppo dei mezzi racing e la loro commercializzazione.
BIMOTA è quindi tornata alle corse. E’ scesa in pista sul tracciato di Almeria con la nuova versione della MOTO2, la HB4 2012. Una moto sensibilmente migliorata rispetto alla precedente versione. Lo studio aereodinamico effettuato in galleria del vento ha permesso di portare in posta un mezzo con un CX molto basso, situazione che ha permesso di esprimere maggiori velocità e minori trasferimenti di carico. Importante la novità anche sotto il profilo ciclistico, dove la fresca collaborazione per le sospensioni con BITUBO, ha dato subito importanti risultati.
Risultati apprezzati dal direttore sportivo Ruben Xaus, che nei panni del tester ha lavorato insieme al collaudatore dell’ azienda permettendo al BIMOTA RDD by EDO Racing di incamerare dati importanti per proseguire nello sviluppo del mezzo.
Primissimo passo anche per il progetto SBK, che è nelle prospettive BIMOTA per un futuro prossimo, nonostante ci sia la possibilita' che già quest’anno la moto prenda parte ad una gara.
Ruben Xaus - direttore sportivo - "Da circa due mesi faccio parte dell’ azienda BIMOTA, nella quale sto cercando di trasferire tutta la mia esperienza di pilota di livello mondiale. Ho deciso di creare un progetto di sviluppo dei mezzi in outsourcing, una joint venture con Edo Racing, che permetta una maggiore elasticità e velocità di intervento, permettendo così all’ azienda di focalizzare la propria attenzione sulla parte di progettazione e prototipazione. La HB4 2012 mi è piaciuta molto, la moto è facile e permette subito al pilota di esprimersi su buoni livelli. Sente molto le regolazioni e ha un ottima percorrenza di curva, situazione dove le nuove sospensioni BITUBO hanno aiutato molto. La SBK era ai primi passi, abbiamo voluto verificare alcune soluzioni ciclistiche, mentre già dalla prossima uscita disporremo di evoluzioni che ci permetteranno di capire il livello di competitività di base del nostro progetto".