Biocarburanti: questa sembra oggi la soluzione

Biocarburanti: questa sembra oggi la soluzione
Il punto sulla politica green europea per quanto riguarda i trasporti? L’elettrico cresce troppo lentamente, l’idrogeno è problematico, i biocarburanti aprono scenari inattesi. Se ne parlerà in ottobre al Fueling Tomorrow di Bologna
2 agosto 2024

Il piano italiano integrato energia e clima (Pniec), è la premessa di Maurizio Bertera sul Corriere Motori, ha fissato traguardi molto impegnativi e difficili da realizzare. Il testo definitivo, scritto dai due ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, vorrebbe 4.3 milioni di auto elettriche nel 2030, ma le immatricolazioni vanno a rilento: a fine 2024, se va bene, circoleranno da noi 300.000 auto senza motore a scoppio...

Ebbene, nell’ottica di andare verso la neutralità ecologica stanno prendendo piede altri vettori green fondamentali, tipo i prodotti tradizionali decarbonizzati con tecnologie più sofisticate e i nuovi “green gas”.

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A BolognaFiere, dal 9 all’11 ottobre, è in programma Fueling Tomorrow. Se ne parlerà nei dettagli e Antonio Sileo, Programme Director presso Eni Enrico Mattei, afferma che nel 2030 i biocarburanti di prima generazione potranno rappresentare il 2.3% del consumo complessivo dei trasporti; ma i biocarburanti avanzati potranno superare il 5.5% fissato dalla direttiva europea e arrivare addirittura all’11.6 con le incentivazioni.

“Nonostante le politiche a favore dell’elettrificazione e dei biocarburanti -sostiene Sileo- il 95% del fabbisogno energetico del settore trasporti continua ad essere soddisfatto dai combustibili fossili. E i trasporti sono responsabili del 21.3% delle emissioni globali di anidride carbonica”.

L’effetto positivo dei biocarburanti è un fatto, scrive Bertera: secondo l’European Alternative Fuels Observatory rappresentano una quota del 4.4% del settore trasporti, con una riduzione già arrivata al 5.5% delle emissioni di gas serra dei carburanti per il trasporto su strada nella UE.

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