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Dai colleghi di Motorrad arriva la notizia che BMW avrebbe depositato la domanda di brevetto per un nuovo motore bicilindrico in linea che dovrebbe o potrebbe prendere il posto dell'attuale 853 cc, che vediamo da diversi anni sulle F 850 GS, o di quello da 895 cc che muove le crossover F 900 XR e le naked F 900 R e che vedete nella foto d'apertura.
Dalla domanda di brevetto mostrata dai colleghi tedeschi appare evidente una riprogettazione totale del motore, o meglio: appare evidente che i tecnici tedeschi si sono concentrati su alcune soluzioni che non è detto vengano poi trasferite tutte e tutte insieme su un futuro propulsore ma che sono oltremodo interessanti.
Vediamo quali sono; innanzitutto sembra che il leit-motiv di questa unità sia la compattezza: l'attuale - ottimo - 895 cc non è il motore più compatto della categoria e neppure il più leggero, nei disegni depositati la fasatura appare a 180° (e non negli ormai canonici 270° molto comuni e che danno ai bicilindrici il sound e in parte il carattere di un V2 di 90°) e il necessario albero di equilibratura per smorzare le vibrazioni viene collegato direttamente sull'albero motore, rispetto al quale ruota al doppio della velocità ed è controrotante. A sua volta la frizione è doppiamente collegata sia all'albero di equilibratura che al motorino dell'avviamento elettrico, allo scopo di ottimizzare al massimo resa e ingombri.
Ma c'è di più: viene menzionata la possibilità di adottare sullo stesso un turbo. La sovralimentazione non è ormai relegata a opzione di marketing, quanto a reale possibilità per ottemperare a normative sempre più restrittive in tema di inquinamento senza mortificare le performance e senza dover incrementare la cilindrata; ma potrebbe anche essere il caso che – visto che di questo motore non conosciamo né la cilindrata né le prestazioni – il trend possa anche essere quello del downsizing, con motori di cubatura intorno ai 500/600 cc – ipotizziamo – e consumi particolarmente ridotti.
Come dicevamo in apertura, non è certo che questo motore arrivi in produzione: molto spesso i brevetti condensano novità e soluzioni che poi vengono adottate nel corso del tempo su motori e veicoli diversi.
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Fonte: Motorrad