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La fabbrica BMW di Berlino-Spandau dove vengono prodotte le moto BMW sarà chiusa per almeno quattro settimane a partire da venerdì 20 marzo. A darne notizia è il sito motorradonline.de che ha interpellato in proposito il portavoce BMW Julian Friedrich. Si tratta di una chiusura programmata a tutela dei dipendenti e per gestire meglio il rallentamento produttivo in previsione della carenza di componenti che arrivano da fornitori esterni, alcuni dei quali si trovano in Italia e in altre aree a forte rischio coronavirus e quindi di chiusure aziendali.
Lo stabilimento di Spandau costruisce motori e moto dal 1969 ed è rimasto l'unico in Germania di BMW Motorrad.
L'annuncia arriva dopo che BMW ha deciso di chiudere, a partire da oggi 19 marzo e per la durata di un mese, tutti gli stabilimenti in Europa e quello in Sudafrica. In quegli impianti sono costruite la metà delle oltre 2,5 milioni di automobili prodotte ogni anno con i marchi BMW e Mini.
Proprio ieri la casa tedesca aveva anticipato perdite operative nel primo semestre a causa della pandemia.
Con una nota stampa, BMW Italia ha comunicato che i servizi necessari alla mobilità individuale dei propri clienti, in particolare per i mezzi (auto e moto) impegnati in attività di pubblica utilità o in uso alle forze dell'ordine saranno garantiti.
Nel pieno rispetto delle regole definite per il contenimento del contagio da Covid-19, i Centri Service del BMW Group sul territorio italiano si sono organizzati per garantire la mobilità individuale di chi guida una BMW, a due o quattro ruote: la rete dei centri di assistenza, attraverso un presidio con personale presente in officina o a chiamata in caso di necessità, garantisce la realizzazione degli interventi di assistenza.
La logistica dei ricambi distribuiti dal magazzino di Volargne (Verona) in tutta Italia continua a rifornire i Centri Service.
Dall'altra sponda dell'Atlantico arriva la notizia che un dipendente dell'impianto Harley-Davidson Pilgrim Road Powertrain Operations, sempre nel Wisconsin e dove sono costruiti gruppi motore e trasmissione, è stato trovato positivo al Covid-19. La società ha quindi predisposto in via cautelare la chiusura per due settimane dell'impianto, bloccando lo visite di persone esterne per un mese.
Il fermo è stato deciso per gli altre fabbriche York Vehicle Operations, in Pennsylvania, e Tomahawk Operations in ottemperanza alle raccomandazione dell'Organizzazione mondiale della sanità e del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie.
“Riconosciamo la natura senza precedenti di questa crisi globale – ha detto Jochen Zeitz, il nuovo CEO e presidente di Harley-Davidson – e pertanto stiamo temporaneamente sospendendo la maggior parte della produzione nelle nostre strutture produttive statunitensi”.
Pochi giorni fa era stato chiuso il museo H-D di Milwaukee e sono stati sospesi anche tutti gli eventi sponsorizzati fino alla metà di Aprile.