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Matt Oxley su Motorsport.com racconta come ha saputo, attraverso una serie di indiscrezioni, che “la BMW pagherà 18 milioni di euro per i dati acquisiti dalle GSX-RR con motore a quattro cilindri in linea delle ultime stagioni, fino al ritiro (vincente) del 2022”.
O questa è la prova che la BMW sarà in griglia, probabilmente dal 2027 -scrive Oxley- oppure la BMW sta iniziando una sorta di studio dettagliato di fattibilità, prima di impegnarsi a partecipare alla MotoGP per la prima volta dagli anni '50, quando Walter Zeller portò una RS500 bicilindrica boxer al secondo posto del mondiale 1956 dietro alla MV di John Surtees. Il collega Carlo Baldi, a Portimao per il round della SBK, per scrupolo ha subito chiesto ai manager di BMW -della squadra leader del campionato con Toprak- conferma delle voci. Ma nessuna ammissione è arrivata, come è comprensibile.
La tesi del collega inglese è che i dati sono tutto, negli sport motoristici moderni, e la MotoGP non è cambiata molto dal 2022. Importare una grande quantità di dati da una moto vincente creerà una scorciatoia enorme per gli ingegneri BMW, che saranno in grado di imparare molto su ciò di cui avranno bisogno per competere in MotoGP.
Magari 18 milioni di euro sembrano tanti, ma certamente la BMW ne spenderebbe di più nelle prime fasi di sviluppo, scrive l’inglese. La configurazione del motore, punto di partenza per qualsiasi progetto, sarebbe quella del quattro cilindri in linea: che è la soluzione di tutte le moto ad alte prestazioni della BMW.
Gli ingegneri tedeschi hanno una grande conoscenza della costruzione di motori da corsa ad alta potenza, quindi dovrebbero essere in grado di costruire un motore MotoGP leggero, compatto e potente. Ma il carattere di un motore da moto da corsa è molto diverso da quello di un motore per auto ed è facile sbagliare: come accadde alla stessa Suzuki nel 2017, quando utilizzarono un albero motore con massa maggiore e ottennero un solo podio in quell'anno.
Da tempo Dorna vorrebbe portare BMW in MotoGP, un marchio di lusso è giudicato importantissimo per la crescita del campionato. Oxley dice anche di aver interpellato alcuni ingegneri della MotoGP di diversi costruttori, chiedendo loro se la BMW avesse contattato il loro personale tecnico. La risposta è sempre stata “no”, però mancano solo due anni e tre mesi all'inizio dei test ufficiali per la stagione 2027.
Per Oxley la BMW dovrà iniziare a ingaggiare ingegneri molto presto. Il suo reparto corse avrà bisogno di un intero gruppo di ingegneri di talento, da cercare tra le squadre più veloci della MotoGP, il che potrebbe scatenare una grande guerra salariale nel paddock. Ultima considerazione: BMW non gareggia in Formula 1 dal 2009, quindi la MotoGP sarebbe un buon modo, e relativamente economico, per tornare allo sport motoristico ad alto livello. E da quando BMW ha iniziato a vendere una gamma di motociclette modello M le prestazioni massime sono diventate un punto più importante per l'azienda...