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Quando i vertici di BMW ci hanno riunito all'Heritage Ride (ne avrete un report prestissimo) per dirci che avevano in mente qualcosa di speciale, la nostra mente è andata subito a cercare i file riguardanti le occasioni speciali per la Casa di Monaco: tra poco, nel 2023, ricorreranno i 100 anni di storia motociclistica di BMW e proprio in questi giorni ricorre il 50esimo anniversario della fondazione della divisione Motosport che tutti conosciamo per via della "lettera più potente del mondo" - come amano ricordare gli appassionati BMW: la M che campeggia su tutti i modelli più racing della Casa dell'elica.
BMW Motosport Gmbh è stata fondata nel 1972, sotto i precisi auspici di riunire sotto un unico tetto tutte le attività sportive di BMW e il primo veicolo a potersi fregiare della "M" sulla carrozzeria è stata la BMW 3.0 CSL, una vettura che fece il proprio debutto nel Campionato Europeo Turismo nella inconfondibile livrea viola, rosso e blu su sfondo bianco - che oggi è appannaggio della M 1000 RR che già conosciamo nella versione aggiornata ed evocativa blu/blu scuro/rosso - passando per le vittorie di Nelson Piquet in Formula 1 che gli fruttarono il campionato del mondo.
Non era quindi escluso che nella giornata dedicata alle heritage di BMW, le bicilindriche raffreddate ad aria declinate nelle due famiglie R 18 e R NineT, arrivasse qualcosa che permettesse di sottolineare un anniversario così suggestivo. Ad attenderci c'era infatti una versione speciale della hypersport BMW M 1000 RR, la moto che rappresenta il vertice della tecnologia e della produzione sportiva di Monaco e che è stata scelta, per ragioni che a questo punto possono apparire naturali, per celebrare i 50 anni di BMW Motosport.
La BMW M 1000 RR 50 Years M è una M "standard" con l'aggiunta del pacchetto M Competition che comprende parti fresate in alluminio anodizzato, tra cui le leve della frizione e del freno pieghevoli, protezioni leva freno, pedane pilota e protezioni per il motore, un tripudio di parti in carbonio che arriva fino al paracatena ma prima passa dalle winglet (con un downforce di complessivi 16,3 kg a 300 km/h) e parafanghi, un forcellone in alluminio anodizzato del peso inferiore di 220 grammi rispetto allo standard, catena con rulli rivestiti in DLC, sella e pedane passeggero e il codice di sblocco per attivare il laptrigger GPS .
Non cambiano motore ciclistica, dove troviamo il quadricilindrico dotato di tecnologia shiftcam capace di 212 cavalli a 14.500 giri e 113 Nm a 11.000 giri, impreziosito da pistoni forgiati Mahle a due segmenti, bielle Pankl in titanio, scarico completamente in titanio, cerchi in carbonio e pinze freno anteriori "M" nell'evocativo colore blu.
Esclusiva la colorazione scelta, il giallo Sao Paulo che contraddistingue anche alcune vetture sportive di BMW. Vista dal vivo, come abbiamo potuto fare noi in anteprima ma senza poter scattare foto, è molto aggressiva e - fatta la premessa che i gusti in fatto di estetica sono sempre soggettivi - l'alternarsi delle superfici verniciate in giallo con le parti in fibra di carbonio crea un contrasto che non lascerà indifferenti gli amanti delle hypersport e gli appassionati del Marchio bavarese che potranno ritrovare nella celebrazione dei 50 anni di BMW Motosport anche gli echi delle vittorie delle moto BMW.
Una storia, quella delle moto da competizione BMW, e successivamente della "M", che parte da molto lontano e dai motori boxer, con quell'incredibile vittoria al Tourist Trophy del 1939 di Georg Meier: primo pilota d'oltremanica a vincere il Senior TT e interrompere così il domino albionico sul Mountain portando la sua BMW RS 255 Kompressor - appunto, sovralimentata - alla vittoria, successo replicato 75 anni dopo da Michael Dunlop in sella alla S 1000 RR ma, ancora prima, la "M" era stata portata sugli scudi nel TT da Helmut Dahne e Hans Otto Buthenut che con le R 90 S realizzarono il giro più veloce della loro categoria; la vittoria assoluta gli fu preclusa però da un sistema di handicap che li relegò al quinto posto nel Production TT del 1976. Senza dimenticare che il logo "M" era presente anche nelle moto che portarono a Monaco le vittorie nella Parigi-Dakar degli anni '80 con Gaston Rahier e Hubert Auriol: una narrazione che in tempi più recenti è sfociata nella presentazione (settembre 2020) della M 1000 RR che oggi fa da base per la versione celebrativa ma anche per la M 1000 RR che corre nel campionato del mondo Superbike.
La M 1000 RR 50 Years M sarà ordinabile tra il 21 maggio e il 30 novembre 2022; il prezzo non è stato comunicato ma, soltanto per dare un'idea, una M 1000 RR con il kit Competition costa di listino 38.500 euro f.c.