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La si è vista al Bike Shed di Londra, e a fine mese sarà in gara al Glemseck 101.
E’ la R 13 Moksha di Sinroja Motorcycles, firma sorta nel 2015 a Thurmaston, nei pressi di Leicester, grazie alla passione per la moto speciali dei fratelli indiani Birju e Rahul Sinroja, ingegneri nati e cresciuti in India prima di trasferisi in UK e aprire il loro atelier.
La richiesta di questo pezzo unico, battezzato “Son of Time”, è arrivata dalla casa orologiaia olandese TW Steel, che non è nuova a progetti di personalizzazione motociclistica.
La scelta è caduta sulla boxer BMW, e l’estetica è stata curata da uno dei principali designer di Bentley Motors: Rajesh Kutty.
Le sovrastrutture sono realizzate in lamiera di alluminio battuta a mano da Chris Walton: 150 ore di lavoro.
La moto è stata spogliata del superfluo (ovvero dei dispositivi necessari al rispetto della Euro4…) guadagnando in peso e pulizia. Via la scatola filtro, impianto elettrico Can Bus rimaneggiato con l’aiuto di specialisti elettronici, Rizoma è stata chiamata in causa per molti dettagli (manubri compresi), Brembo per le pompe radiali e i serbatoi idraulici, mentre le ruote sono state sostituite con delle belle Kineo a raggi con nippli rossi, a parte due neri per riprendere il logo di TW Steel.
Se la coda della R13 Moksha (nell’antico idioma vedico significa libertà) si fa notare per la particolare forma, spicca l’originalità della carenatura di faro e forcella, soprattutto nella vista frontale. Dettagli che denotano attenzione sono la strumentazione personalizzata, il tappo del serbatoio che richiama la corona degli orologi, la verniciatura rossa e nera anch’essa cara a TW Steel e lo scarico artigianale in acciaio. Una cafè racer fuori dai soliti schemi insomma, proprio come volevano i due fratelli Sinroja.
g.m. - foto Sinroja Motorcycles