BMW spinge nella ricerca per rispondere alla crisi

BMW spinge nella ricerca per rispondere alla crisi
Illustrati oggi i dati finanziari del secondo trimestre 2020 del Gruppo BMW. 42.000 moto consegnate nel mondo, ricavi giù del 28% (penalizzati dal lockdown) ma con previsioni di ripresa per il secondo semestre
5 agosto 2020

"La rapidità di risposta e la coerente strategia di gestione ci hanno permesso di limitare l'impatto della pandemia di Coronavirus durante la prima metà dell'anno". Con queste parole Oliver Zipse, presidente del consiglio di amministrazione di BMW AG, ha presentato oggi a Monaco i risultati finanziari del primo semestre.

Nonostante l'importante calo del mercato automobilistico in seguito della pandemia, il gruppo tedesco ha ottenuto un utile, al lordo delle tasse, di 498 milioni di euro. "Ora guardiamo al secondo semestre con cauto ottimismo – ha proseguito Zipse - e continuiamo a puntare su un margine EBIT tra lo 0 e il 3% per il segmento Automotive nel 2020".

Moto in ripresa ma il 2020 soffre

Come abbiamo scritto in precedenza, la divisione moto (BMW Motorrad) ha ottenuto nello scorso mese di giugno il migliore risultato commerciale di sempre, e questo ha permesso di contenere le perdite di marzo e aprile.

Da gennaio a giugno sono state consegnate nel mondo 76.707 fra moto e maxi scooter (-17,7%), generando ricavi per 1.079 milioni di euro (erano 1.313 milioni nel primo semestre del 2019: -17,8%). L'EBIT della divisione Motorrad è stato di 65 milioni di euro (furono 191 nel 2019: -66,0%), con un margine EBIT di segmento del 6,0% (-14,5% sul 2019).

Le consegne nel secondo trimestre sono state di 41.933 unità (-23,2%), con ricavi pari a 522 milioni di euro (2019: 727 milioni di euro; -28,2%). L'EBIT è sceso a una perdita di 7 milioni di euro (nel 2019 in utile di 102) e il margine EBIT è stato negativo dell'1,3% (2019: positivo del 14,0%).

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L'andamento del Gruppo

Per quanto riguarda il BMW Group, durante la prima metà dell'anno sono state consegnate in tutto il mondo 962.575 automobili (-23,0%) dei marchi BMW, MINI e Rolls-Royce. I ricavi del Gruppo sono diminuiti di conseguenza a 43.225 milioni di euro (2019: 48.17; -10,3%).
L'utile del semestre, prima del risultato finanziario (EBIT), è stato di 709 milioni di euro (2019: 2.790; -74,6%). L'utile prima delle imposte (EBT) è sceso a 498 milioni di euro (2019: 2.815; -82,3%), con un margine EBT dell'1,2% (2019: 5,8%).
L'utile netto del Gruppo è stato di 362 milioni euro: nel primo semestre del 2019 era stato di 2.068 milioni pari a -82,5%.

Nonostante il difficile contesto di mercato, il gruppo di Monaco conserva una forte liquidità e continua a investire nei settori tecnologici orientati al futuro: come già annunciato, infatti, intende investire oltre 30 miliardi di euro in ricerca e sviluppo fino al 2025.

Le spese in questo comparto sono state di 2.734 milioni di euro nel primo semestre di quest'anno: solo -2,2% rispetto ai 2.796 milioni di euro del 2019.

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