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Prosegue per il nono anno consecutivo la crescita delle vendite mondiali di moto BMW, salite a 175.162 unità nel 2019. Un incremento di quasi diecimila unità, che vale un +5,8% e che segue il +0,9% del 2018 e il +13,2% del 2017.
A Monaco hanno buone ragioni per festeggiare un risultato che avvicina l’obiettivo “200.000” fissato quattro anni fa dall’allora presidente della divisione Motorrad Stephan Schaller: un ambizioso risultato da raggiungere entro il 2020, grazie a un programma di ampliamento della gamma moto e scooter BMW che prevedeva anche l’allargamento a cilindrate più piccole del solito e lo spostamento di parte della produzione fuori dalla Germania.
Anche nel 2019 a guidare le vendite BMW è stata la R-GS: l’arrivo delle nuova versone 1250 (standard e Adventure) è stato ben accolto, come dimostra la cifra di 59.000 unità raggiunte che comprende anche una quota di modelli con il precedente boxer 1200. Nel 2018 le R1200GS erano state 51.000, quindi il saldo dovuto alla nuova edizione è di 8.000 unità, che sostiene in buona misura il +5,8% delle vendite globali ricordato all’inizio.
Gli altri modelli della nuova serie boxer ShiftCam 1250 hanno però perso terreno, considerato che tutti i modelli R1250 sono saliti a 90.000 unità: 4.500 in più rispetto al 2018, quando furono 84.500 contro le 86.000 del 2017.
In mancanza di dati che riguardano la gamma scooter, la serie S a quattro cilindri e K a sei cilindri, non possiamo dirvi l’andamento degli altri modelli rispetto al 2018.
BMW comunica che i modelli di fascia media (i bicilindrici della serie F in buona misura) sono stati 29.000, con in testa alle vendite le F750GS e F850GS.
Hanno visto invece un calo di circa il 16% le monocilindriche della serie G310R e G310GS, scese da 24.000 a 20.000 unità e che nel 2018 avevano sostenuto da sole le perdite numeriche di altri modelli e il saldo positivo Motorra, grazie a 12.000 esemplari venduti in più.
Il mercato tedesco, con una quota del 15% è il principale per BMW. Nel 2019 le vendite interne della marca sono salite del 10,4% (raggiungendo le 26.292 unità) recuperando di fatto il -10,6% perso nel 2018 e replicando il risultato del 2017.
La Francia si conferma al secondo posto (17.300 unità e un +4%), l’Italia ripete il suo terzo posto e segna il record storico nazionale con 15.604 unità vendute che valgono un significativo +13%.
Seguono la Spagna (12.607 unità e un +13,3%) e l’area UK più Irlanda, che somma 9.611 unità contro le precedenti 9.244.
Le vendite in Europa sono complessivamente cresciute del 7% rispetto all’anno precedente.
In sofferenza USA e Canada (15.116 unità) che soffrono del generale andamento negativo del mercato nordamericano, mentre le vendite in Cina guadagnano il 16,6% (8.818 unità, sempre fra moto e scooter) e il Brasile registra addirittura un +36,7% grazie a 10.064 veicoli venduti.
“Questi dati mostrano che la nostra strategia di crescita delle moto sta sortendo i suoi effetti – ha commentato Markus Schramm, numero uno di BMW Motorrad -. Questo successo è stato ottenuto grazie al lancio di sette nuovi modelli e al potente portafoglio di prodotti BMW Motorrad”.
"Abbiamo già presentato tre dei nostri nuovissimi modelli per la prossima stagione a EICMA 2019 – ha aggiunto Timo Resch, responsabile vendite e marketing -. Nel segmento di fascia media stiamo lanciando due nuove moto molto attraenti, la F 900 R e la F 900 XR. La nuova edizione della famosa BMW S 1000 XR è anche molto attesa dai nostri clienti. Naturalmente non vediamo l'ora di entrare nel segmento a volumi elevati delle cruiser nella seconda metà del 2020: il lancio sul mercato della BMW R 18 sarà sicuramente uno dei momenti salienti”.
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