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L’ammissibilità è stata giudicata dal Comitato dei garanti, quindi, sarà possibile passare dalla consultazione popolare per decidere se continuare con il limite dei 30 all’ora nella città di Bologna oppure abrogare la legge vigente. Per farlo i partiti dovranno raccogliere almeno 9.000 firme in tre mesi di tempo. In considerazione del numero di abitanti di Bologna che è pari a circa 392mila non dovrebbe essere troppo difficile raggiungere il numero minimo di firme certificate necessarie. I moduli andranno poi depositati entro tre mesi dalla data della prima vidimazione. Il sindaco di Bologna Matteo Lepore, ha accolto in maniera positiva la notizia dell’approvazione da parte del Comitato dei garanti. In riferimento al referendum dichiara “Una bella e ulteriore occasione di partecipazione e di confronto, (…) continuiamo a lavorare con serenità su questo provvedimento, che riteniamo fondamentale per salvare vite, migliorare la sicurezza e la qualità dello spazio pubblico”.
È bene ricordare che per Bologna il limite a 30 orari è attivo da metà gennaio 2024, che questi referendum possono riguardare solo questioni di competenza comunale, che non prevedono un quorum e, soprattutto, il loro risultato non è vincolante, ciò significa che se la maggioranza dei votanti si esprimesse contrariamente alla misura, l’amministrazione potrebbe comunque scegliere di non eliminarla oppure di modificarla in parte. Vedremo quindi come si evolverà la questione.