Bologna è la prima grande città italiana che rallenta a 30 km/h. Ecco da quando

Bologna è la prima grande città italiana che rallenta a 30 km/h. Ecco da quando
L'obiettivo è quello di azzerare i morti sulle strade. La transizione inizierà molto presto e durerà fino a gennaio 2024
19 giugno 2023

Bologna sarà ufficialmente la prima città italiana dove si viaggerà a 30 km/h. 

Ve lo avevamo già anticipato un po' di tempo fa in questo articolo e ora il giorno è arrivato. La virata verso un traffico più lento e sicuro (specialmente nella gravità degli incidenti) è ora realtà: dal primo luglio 2023 Bologna rallenterà a 30 km/h. 

Lo ha confermato il sindaco del capoluogo emiliano e della città metropolitana, Matteo Lepore, sperando che la limitazione del traffico a 30 chilometri orari per le vie della città - già sperimentata con successo a Olbia e Ascoli e nelle grandi città europee di Bruxelles, Valencia, Oslo, Grenoble, Helsinki - diventi presto "legge nazionale". 

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La transizione

In poco meno di due settimane inizierà quindi una prima fase di transizione, che durerà fino al primo gennaio 2024, quando entreranno in vigore le sanzioni per chi trasgredirà la nuova regola nella città di Bologna. Questi sei mesi di transizione saranno fondamentali per per fare alcuni interventi importanti, tra cui attrezzare la città con 500 nuovi cartelli, nuova segnaletica orizzontale, organizzare corsi di guida sicura e informare i cittadini di questo "cambiamento di cultura".

Il nuovo provvedimento interessa circa il 70% delle strade di del capoluogo dell'Emilia-Romagna, mentre con "classico" limite a 50 chilometri orari rimarranno un centinaio di strade, piazze e rotonde, compresi tutti i viali di circonvallazione e le grandi arterie cittadine e quelle che garantiscono l'accesso al centro di Bologna.

"L'obiettivo è morti zero sulle strade - spiega il sindaco Lepore - Vogliamo dare un segnale forte a livello nazionale". "Rallentare le auto significa poter dare più spazio alle persone - aggiunge - e restituire tempo alle loro vite. Andando più piano, andremo più veloce tutti quanti, arriveremo a destinazione, ci saranno più aree scolastiche pedonali, più attraversamenti sicuri, pedibus e aree verdi. È un investimento di 24 milioni di euro che mettiamo per rendere più sicure le strade" a cui si aggiunge, in autunno, "il progetto Impronta verde per realizzare sei parchi urbani per ulteriori 35 milioni di euro".

Per calare nella realtà questa decisione, serve "un cambio di regole e di comportamenti", spiega l'assessora alla Nuova mobilità, infrastrutture, vivibilità e cura dello spazio pubblico, valorizzazione dei beni culturali e Portici, Valentina Orioli, che ha ricordato come il provvedimento riguarderà "tutta l'area comunale" a cui si aggiungeranno "una serie di moderazioni della velocità in collina e in pianura". Si tratta di un importante passo avanti, verso una mobilità sempre più sostenibile.

Il limite di velocità dei 30 chilometri orari non è una grandissima novità per Bologna, ha ricordato l'assessora Lepore, ma si tratta di un percorso iniziato nel1989: "Oggi un terzo di Bologna è già zona 30 e in quelle aree è migliorata la vita dei cittadini. Adesso chiudiamo il cerchio".

Bologna è la prima città a "convertirsi" a un traffico più lento, ma non è sicuramente l'ultima. A spingere per il nuovo limite di velocità troviamo in prima linea Firenze e Milano. In entrambe le città, molto probabilmente, vedremo dei cambiamenti dal 2024.

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