Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Stoccarda, 29 aprile 2015 – Nel primo trimestre del 2015 le vendite sono cresciute del 13 % circa. Per l’esercizio in corso il Gruppo tedesco prevede un ulteriore aumento del fatturato dal 3 al 5 % al netto degli effetti valutari (considerevoli a causa della rivalutazione dell’euro, che ha pesato sul bilancio per circa 500 milioni).
Volkmar Denner – Presidente del Consiglio di amministrazione Bosch - ha dichiarato: "La nostra forza economica e tecnologica nei nostri settori di business storici permette di aprirci a nuovi segmenti di mercato. Stiamo spingendo la connettività all'interno di tutti i nostri settori di business, lavorando attivamente per plasmarla in base alle esigenze".
Nel 2014, Bosch ha lanciato una vasta gamma di nuovi prodotti e soluzioni per la connettività grazie anche alla formidabile tecnologia acquisita nell’ambito dei micro sensori (MEMS).
Bosch ha raggiunto quota cinque miliardi di sensori MEMS prodotti presso il suo stabilimento di Reutlingen, in Germania. I sensori microelettromeccanici MEMS rappresentano una tecnologia chiave per il mondo connesso e, nonostante la loro ridotta dimensione, sono estremamente efficienti. Dal 1995 Bosch è leader a livello mondiale nella produzione di MEMS, produce su larga scala e sviluppa internamente il processo di fabbricazione di questi sensori. Inizialmente i MEMS venivano impiegati nei veicoli a motore per rilevare diversi parametri, mentre ora il 75% dei sensori trova applicazione nell'elettronica di consumo (sono presenti in quasi tutti i nostri smartphone e tablet).
Nel 2014 l'azienda ha registrato un aumento nominale delle vendite pari al 6,3 %, che corrisponde al 7,4 % al netto degli effetti valutari, per un totale di 49 miliardi di euro. Il risultato ante oneri finanziari (Earnings before interests and taxes, EBIT) ha raggiunto i 3 miliardi di euro, registrando un incremento intorno al 10 %.
Bosch ha registrato un margine EBIT pari al 6,2 %, vale a dire circa un punto percentuale in più rispetto al valore raggiunto nel 2013. In seguito all'acquisizione di BSH Bosch e Siemens Hausgeräte GmbH (ora BSH Hausgeräte GmbH), il fornitore di tecnologia e servizi ha rafforzato la propria posizione nel settore. Inoltre, con l'acquisizione di ZF Lenksysteme GmbH (ora Robert Bosch Automotive Steering GmbH), Bosch ha integrato il proprio portafoglio di prodotti dedicati al settore automotive.
Bosch è pronta a introdurre sul mercato nuovi sistemi di assistenza al conducente. Nel 2015 partirà produzione di sistemi di comando a distanza per il parcheggio e di sistemi di assistenza nel traffico con una speciale funzione per le manovre di disimpegno in caso di ingorgo imminente. Nel settore di business Mobility Solutions, Bosch si conferma leader mondiale nella propulsione elettrica, dove ha già ricevuto 30 ordini a livello globale.
Ogni anno Bosch investe 400 milioni di euro nel settore della mobilità elettrica, con particolare attenzione allo sviluppo delle batterie. Da qui al 2020 la loro capacità aumenterà del 50%, mentre il costo dovrebbe calare della stessa percentuale.
Di pari passo crescono gli investimenti in Asia. Il centro di sviluppo in India ha presentato nel corso del 2014 il nuovo sistema di iniezione per moto fino a 500 cc che promette di abbattere inquinamento e consumi in mercati dove ancora è largamente diffuso il carburatore. Il mercato asiatico apre fenomenali margini di sviluppo alla tecnologia tedesca e vale ogni anni 1.600.000 veicoli prodotti. Bosch ha investito anche nella sicurezza, presentando il sistema di frenata ABS a un canale, che opera solo sulla ruota anteriore della moto o dello scooter. È adatto ai mercati in via di sviluppo perché ha un costo industriale di pochi euro, ma può salvare migliaia di vite ogni anno. Ricordiamo anche che Bosch è stata la prima azienda a fornire un sistema di controllo della stabilità dedicato alle moto (ha debuttato sulla KTM 1190 Adventure con l’acronimo MSC).
Volkmar Denner ha dichiarato che Bosch è attualmente un importante fornitore di Google, che impiega diversi sistemi sviluppati dagli ingegneri del Gruppo tedesco nelle auto a guida automatizzata sviluppate dal colosso americano.
Ma Bosch – e l’industria europea in generale – non possono lasciare a aziende come Apple e Google il primato nel campo dello sviluppo e della ricerca legati sia a Internet che alla mobilità assistita. Il Gruppo Bosch sta lavorando a spron battuto per realizzare la prima vettura a guida completamente automatica. Si fa pressante però la richiesta al legislatore europeo affinché si arrivi presto a connessioni veloci su tutto il territorio e a una legislazione armonizzata in materia di protezione dei dati.
Nel 2014 l'organico Bosch è aumentato di 9.000 persone, raggiungendo un totale di 290.000 collaboratori. Nel 2015 assumerà 12.000 laureati (1.200 in Germania). In seguito all'integrazione delle joint venture BSH Bosch e Siemens Hausgeräte GmbH e ZF Lenksysteme GmbH, precedentemente al 50 percento, il Gruppo Bosch ora impiega all'incirca 360.000 collaboratori. In Italia Bosch ha 19 sedi e dà lavoro a oltre 5.800 persone.
Il settore di business Mobility Solutions è protagonista di un tasso di crescita a due cifre. Le vendite sono aumentate dell'8,9 % (9,9 al netto degli effetti valutari), per un totale di 33,3 miliardi di euro. Così, la crescita realizzata da Bosch ha doppiato il tasso di sviluppo registrato nel settore automotive.
Vediamo ora qual è stato l’andamento del Gruppo Bosch nel mondo. In Asia Pacifico Bosch ha registrato nel 2014 un aumento delle vendite del 17 % per un totale di 13 miliardi di euro. L'aumento delle vendite ha interessato in particolare la Cina, registrando una crescita nominale del 27 % per un totale di 6,4 miliardi di euro. Nel Nord America Bosch ha registrato uno sviluppo positivo, segnando un aumento dell'8,6 percento del fatturato per un totale di 8,5 miliardi di euro. In America del Sud la debolezza del settore automotive s’è fatta sentire e le vendite sono diminuite del 4,4 % al netto degli effetti valutari rispetto all'anno precedente. Bosch ha invece aumentato le vendite in Europa (+ 2,1 %), raggiungendo i 26 miliardi di euro e realizzando il 53 % del fatturato totale.
Secondo Denner il potenziale rappresentato dall'Internet delle cose si basa sui servizi che possono derivare dalla connettività. "Bosch è allo stesso tempo fornitore di tecnologia e di servizi ed entrambi rappresentano un valore aggiunto per il settore della connettività." Bosch offre una vasta gamma di soluzioni e servizi per moltissimi clienti e settori industriali. Per esempio, la divisione Security Systems offre servizi telematici come eCall a 500.000 veicoli in 16 lingue. Per la fine del 2015, Bosch avrà realizzato la connettività in circa 100.000 veicoli, rendendo più semplice la gestione della flotta da parte delle compagnie di assicurazione e di leasing. Bosch ha presentato di recente anche la piattaforma software Bosch IoT suite che gestisce la comunicazione di dati tra oggetti abilitati per il collegamento al web (per esempio, in uno stabilimento, i macchinari, l'impianto di riscaldamento e le telecamere di sicurezza).
Nel settore della sicurezza dei dati Bosch impiega oltre 100 collaboratori specializzati nel trasferimento sicuro dei dati e gestisce un centro di competenza in cui viene raccolto il know-how relativo ai metodi di crittografia e la gestione dei certificati.
Denner ha anche spiegato che Bosch non impiega al suo interno hackers, chiamati a sviluppare nuovi software. Vero è invece che il Gruppo tedesco utilizza una forza lavoro esterna (fatta presumibilmente anche da hackers, nda), incaricata di mettere alla prova i sistemi di protezione in Internet sviluppati da Bosch.
Nel 2014 le vendite realizzate dal settore di business Industrial Technology sono state pari a 6,7 miliardi di euro, un 2 % nominale in meno rispetto all'anno. Un'incoraggiante crescita è stata registrata dal settore Consumer Goods, qui le vendite sono aumentate del 5 percento, raggiungendo i 4,2 miliardi di euro. Infine il settore di business Energy and Building Technology ha registrato un aumento delle vendite dell'1,7 % per un totale di 4,6 miliardi di euro. Il valore EBIT ha raggiunto i 170 milioni di Euro circa, mentre il margine EBIT è rimasto costante al 3,7 %.