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Secondo il brevetto scovato dai colelghi di Cycleworld, Honda starebbe sviluppando una Adventure mutuandola dalla sua piattaforma CB350 costruita in India, dove questo modello è nato per sgomitare in segmento molto diffuso. Su questa stessa piattaforma Honda ha ricavato per adesso tre moto diverse: la 350 H'ness, la CB350RS e la CB350, rispettivamente una roadster, una scrambler e una classica. Lo stesso modello è tra l'altro in vendita in Giappone e Australia con il nome di GB350.
Dai disegni di questo brevetto sembra però che Honda abbia voglia di ricavare una Adventure da questa piattaforma e lo farebbe brevettando alcune strutture tubolari protettive e di supporto per valigie e bagagli, secondo uno schema abbastanza comune in moto indiane dello stesso segmento. Peraltro, una delle strutture di supporto brevettata potrebbe essere indistintamente montata sia sulla parte anteriore che su quella posteriore della moto, in una sorta di concetto modulare.
Se Honda volesse veramente ricavare una Adventure dalla piattaforma CB350 la moto risultante sarebbe dotata del monocilindrico raffredato ad aria di circa 20 cavalli di potenza, mentre la ciclistica andrebbe adattata per aumentare la luce a terra e la corsa delle sospensioni. Ma è davvero possibile? Il primo pensiero che viene in mente è che una moto di questo tipo andrebbe a scontrarsi già in India con la nuova Royal Enfield Himalayan 450 che vanta un motore più evoluto e con il doppio della potenza, e la stessa Honda nel mercato globale ha già una adventure nello stesso segmento, la CRF 300 Rally, dotata di un motore monocilindrico raffreddato a liquido da 27 cavalli.
Potrebbe quindi sembrare che una Adventure mutuata dalla CB350 potrebbe essere un azzardo ma se restringiamo il campo alla sola India - mercato gigantesco che da solo giustifica lo studio di un modello - notiamo che una ipotetica Honda Adventure 350 da 20 cavalli potrebbe avere un perché come completamento della gamma sul mercato indiano, un po' come fatto da Yezdi (marchio da noi praticamente sconosciuto ma piuttosto noto in India) e teniamo conto che Hero ha in listino un best seller come la Xpulse 200.
Insomma, anche se una moto siffatta dovesse conquistare solo una piccola percentuale del mercato delle 300/400 cc in India i numeri di vendita potrebbero giustificare l'investimento che sarebbe comunque relativo al solo allestimento. Piuttosto c'è da chiedersi se questa moto possa giungere in Europa, visto che l'intera piattaforma CB/GB non è purtroppo importata in Occidente.
Fonte e foto: Cycleworld