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Continua a farsi dura la vita per le società che gestiscono la micromobilità condivisa. Dopo il clamoroso addio di Parigi, le nuove regole entrate in vigore anche a Milano e a Palermo, ora tocca anche a Bruxelles apportare un drastico taglio al parco circolante di monopattini in sharing. Innanzitutto le società operanti rimarranno soltanto due - la belga Bolt e l'europea Dott di Lyme - e i veicoli passeranno dagli attuali ventimila a soli ottomila. Sono anche previste regole più severe sulla sosta che sarà consentita soltanto sugli appositi stalli per migliorare l'ordine e il decoro cittadino. Ne verranno creati di nuovi, si passerà da 1000 a 1500, per facilitare questo aspetto e sarà vietato lasciare il monopattino al di fuori di questi spazi. Come riportato dai media locali si tratta di misure che seguono la tendenza di tutte le grandi città europee nel contrastare una proliferazione incontrollata di monopattini abbandonati sui marciapiedi, un problema ben noto anche in Italia e che ha spinto i parigini a votare un referendum per abolire addirittura questo servizio. Al momento non sembra che Bruxelles voglia seguire l'esempio della vicina capitale di Francia, ma semplicemente porre delle regole più precise e chiare in modo da favorire anche l'utilizzo consapevole da parte dei cittadini. Piuttosto il problema è delle società che non solo devono ora ritirare tutti i propri mezzi ma vedono sfumare il proprio business.