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Sono circa 1,3 milioni i motocicli che circolano nel Regno Unito e ogni anno si calcola percorrano 4,4 miliardi di chilometri. Le occasioni per incappare in strade rovinate dalle buche – un male che non affligge soltanto le nostre strade - insomma non mancano.
E se per gli automobilisti il rischio è quello di rovinare un cerchio, per i motociclisti la caduta non da escludere a priori.
Il Dipartimento dei Trasporti governativo è l'ente responsabile della rete britannica e ha avuto l'anno scorso un budget di 3,7 miliardi di sterline.
Il governo ha annunciato ieri un nuovo finanziamento di 500 milioni di sterline (circa 570 milioni di euro) da destinare alla riparazione delle strade.
Il DtF, in una nota, informa che la cifra sarà sufficiente a coprire dieci milioni di buche, il cui costo medio di riempimento è appunto di 50 sterline. Il ministro dei trasporti ha detto che i fondi stanziati aiuteranno i comuni a garantire che le strade siano mantenute a norma e che la questione delle buche possa essere affrontata prontamente.
Come dicevamo all'inizio, il problema delle strade piene di buche non è solamente italiano.
Uno studio recente, condotto dalla IAM RoadSmart intervistando duemila automobilisti, ha infatti rilevato come per il 75% dei conducenti le buche sulle strade sono da ritenersi più pericolose rispetto a chi guida messaggiando e o sotto l'effetto di alcolici, che l'89% è finito dentro delle buche nell'ultimo anno, che il 54% ha dovuto frenare o sterzare bruscamente per evitarle e infine che il 31% degli intervistati ha cambiato percorso abituale per evitarle.
Il governo mette a disposizione una pagina web nella quale tutti possono segnalare le buche, con i relativi riferimenti stradali.
Il 16% degli intervistati ha detto di averlo fatto, mentre il 7% ha fatto richiesta di risarcimento danni rispetto al 12% che ha rilevato al veicolo danni talio da richiedere una riparazione.
SITEB, l'associazione che in Italia raggruppa 200 aziende nel settore della costruzione delle strade, ha stimato non molto tempo fa che rimettere in sesto l'intera rete viaria nazionale costerebbe 40 miliardi di euro.