Bultaco: la rinascita del mito

Siamo a Barcellona per provare la Bultaco della rinascita. La Brinco è una moto-bike elettrica, innovativa come furono le moto create da don Paco Bultò
18 giugno 2015

Daniel Oliver Bultò è un campione spagnolo della Superbike di fine anni 90; per diverso tempo ha vissuto anche in Italia, dove è stato tester delle Aprilia da corsa (a Noale lo chiamavano "il figone"). Ma è anche il nipote di don Paco Bultò, il genio che nel 1958 creò la Bultaco, un'azienda capace di vendere (dal '58 al 1983, quando cessò la produzione) ben 250.000 moto. La Casa spagnola fece dell'innovazione la sua forza, puntando sul motore due tempi, che le permise di vincere 9 titoli mondiali e 24 spagnoli in varie discipline (velocità, motocross e trial).

Alessandro Bifano e Daniel Oliver Bultò
Alessandro Bifano e Daniel Oliver Bultò
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Oggi vi mostriamo le moto più belle esposte nel museo della moto di Barcellona, dove Daniel ci ha fatto da fantastico oratore. Ma non siamo volati qui per questo. A breve proveremo infatti la moto che segna il grande ritorno di Bultaco. Si chiama Brinco e il direttore marketing dell'azienda, l'italianissimo Alessandro Bifano, la presenta come moto-bike

Si tratta infatti di una moto elettrica da offroad in cui sono presenti anche i pedali. Ma non è una bicicletta a pedalata assistita. Le prestazioni sono infatti notevoli, con una velocità massima di 65 km/h (ma la RR supererà i 105) e un'autonomia che, con i pedali, va oltre gli 80 km. Costerà 4.800 euro e in Spagna ha già raccolto oltre 130 ordini.

 

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