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Road Racing, un mondo poco conosciuto ai più, ma capace di ammaliare molti fan e di scatenare l'adrenalina nei piloti che vi si cimentano. Piloti non sempre professionisti, perché ci sono anche tanti amatori che partecipano per l'emozione e per l'adrenalina che queste gare riescono a trasmettere. Uno di questi amatori è Cesare Ranucci, un ragazzo che, oltre alla passione, ci mette il cuore, avendo iniziato una raccolta fondi a favore del canile di Pescara. Ora, però, lascio la parola o meglio, la penna, a Cesare, che ci racconta cosa lo spinge a partecipare a queste gare.
"Ormai la passione per la realizzazione di documentari sull'amore che nutro per la moto e per le avventure che vivo con essa, cresce sempre più da quando iniziai, nel 2016, a raccontare la mia mission benefica sull'Isola Di Man durante il Tourist Trophy e il viaggio in solitaria verso Kiev nel 2017. La mia prima moto fu una Kawasaki Z750 (sono kawasakista nell'animo!) ed oggi ho una Ninja, e con entrambe ho sempre aspettato con ansia l'arrivo della domenica per scorrazzare con gli amici tra i passi di montagna nutrendo il sogno di vivere un giorno una Road Race, una gara su strada.
Come ogni buon testardo, sono riuscito ad informarmi e organizzarmi per partecipare a quello che è il preludio di una vera e propria Road Race, ovvero le cronoscalate del Campionato Italiano Velocità Salita. Da etimologia del mio format Moto Missione, ho unito sempre la passione per gli animali e le moto, raccogliendo fondi ad ogni tappa per mezzo della vendita delle mie T-Shirt "Road Race For Charity": e il totale dei proventi li donerò a ottobre (fine campionato) a favore dei randagi del canile di Pescara.
Ho già realizzato un documentario nella tappa più bella e grande del campionato, Isola Del Liri, e credo di essere stato il primo in Italia a documentare il CIVS.
Il video racconta il live di una giornata tipo di gara, dal caricare la moto, partenza, arrivo al paddock e i 2 giorni di avventura tra prove e gare, il tutto molto wild, mostrando l'attesa di quel tanto agognato "verde" del semaforo per salire in one shot i tuoi 2 km il più velocemente possibile, sfiorando muretti e staccando di fronte alle case.
Ciò che più mi ha colpito di questo ambiente sono stati i piloti stessi e i veterani di queste gare, che hanno sempre avuto un sorriso da donare e una mano pronta da tendere anche a un novizio come me. L'ambiente è davvero familiare, coinvolgente e del tutto sano, frequentato da piloti di ogni età e con mezzi diversi, dalle open 1000 moderne, agli scooter, sidecar epoca e quant'altro. L’unica cosa che manca è la classica "prima donna" nonostante alcuni siano dei veri fenomeni della salita. Perché ti piace la corsa su strada? Io rispondo: il bello sta nel tenere aperto dove gli altri chiudono, nello sfiorare il muretto dove gli altri se ne tengono lontano, nel dire "mi fa paura": è per questo che lo faccio, nel rischiare e poter dire di aver vissuto. Penso sia questa la ragione che accomuna chi ama le corse su strada. Ho dei sogni nel cassetto, e spero tanto che nella mia crescita, seppur da amatore, io riesca una giorno a coronare il sogno di partecipare una gara IRRC europea, e un giorno, chissà, anche al ManxGP o al Classic, anche arrivando ultimo, ma solo per il gusto di parteciparci.
Un ringraziamento immenso va ai miei sponsor che ormai mi supportano da anni e sono contenti di ciò che faccio e una nota doverosa va al gruppo Facebook "I piloti della Salita", i cui membri, ad ogni domanda, preoccupazione e informazione organizzativa, sono sempre stati pronti a risolvere ogni problema. Un ringraziamento anche ai piloti Fabio Brando e Massimiliano Magnani, che in più occasioni mi hanno aiutato a risolvere diversi problemi tecnici e logistici sul campo .
Chiunque volesse avvicinarsi a questo mondo, conoscere il regolamento per poter partecipare, e tutte le altre eventuali informazioni, mi può contattare sulla pagina Facebook MOTO MISSIONE, o scrivendo alla mia mail [email protected]".