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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha presentato alle categorie interessate le linee guida per la riorganizzazione del settore carburanti. L’obiettivo è razionalizzare e modernizzare un comparto strategico per l'economia italiana, in vista di un provvedimento organico atteso a Palazzo Chigi. Le nuove linee guida, come sottolineato dal Ministro Urso, rappresentano un primo passo per qualificare i punti vendita, regolare la loro contrattazione con le aziende petrolifere e accompagnare la riconversione verso l'elettrico. A quanto pare un intervento normativo che, almeno sulla carta, mira a iniettare maggiore trasparenza, efficienza e sostenibilità nel settore dei carburanti.
Nel dettaglio la riforma metterà nel mirino regole più chiare per le autorizzazioni, attraverso un rilascio entro 90 giorni dalla richiesta e relativo stop alla pratica precedente di silenzio-assenso. Inoltre, dal 2025, compare l’obbligo di distribuire almeno un prodotto alternativo ai combustibili fossili. Non è, anzi non sarà, tutto qua visto che si cercherà di offrire maggiori garanzie per i gestori rafforzando il contratto d’appalto con l’introduzione di prescrizioni a tutela dei lavoratori.
Novità anche sul tema della trasparenza sui prezzi con l’addio al cartello con il prezzo medio, sostituito da un QR Code per informazioni più dettagliate e, a quanto pare, verrà eliminata la distinzione tra prezzi di servito e self-service. Insomma, si sta preparando il terreno per una riforma in tema di carburanti che potrà interessare non solo la filiera distributiva, ma anche il cittadino che dovrà avere a che fare con un sistema, si spera, adeguato alle proprie esigenze ed aspettative.