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Gli incrementi vertiginosi nei prezzi dei carburanti sono riusciti dove anni di consapevolezza ecologista ha fallito. Sembra che infatti gli italiani più che essere toccati nella coscienza si mobilitino quando viene toccato il portafoglio. E' quanto emerge dai dati Amat di Milano. In una sola settimana, quella precedente al 14 marzo, il traffico automobilistico è diminuito dell'11% e anche il confronto con il traffico medio stagionale registrato pre-Covid evidenzia un drastico calo del 22%.
Ovviamente non è tutto merito del caro benzina e soprattutto, sottolinea Amat, il campione preso in considerazione è troppo piccolo. Quello che certmaente si può dire è che i numeri evidenziano una tendenza che convolge diversi ambiti della mobilità. Se infatti cala il traffico automobilistico è in aumento l'utilizzo dei mezzi pubblici e soprattutto dei veicoli di mobilità leggera in sharing. Le eBike condivise raggiungono punte di 20% di incremento nell'ultima settimana e i monopattini addirittura del 30%. Il car-sharing invece non ha registrato aumento nel numero di noleggi.
"L’aumento così repentino e così elevato dei costi della benzina e del diesel può effettivamente aver spinto diversi milanesi a lasciare ferma l’auto — commenta Arianna Censi, assessora comunale alla Mobilità al Corriere della Sera —. Sarà necessario verificare se questo dato si stabilizza nelle prossime settimane, per capire se diventa un trend durevole nel tempo. In questo frangente, il vantaggio della nostra città è quello di avere un trasporto pubblico efficiente e una platea di mezzi in sharing capace di intercettare le necessità dei milanesi. Un sistema che vogliamo incrementare per rendere sempre più economicamente conveniente muoversi in città".
Fonte: Corriere della Sera