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Ogni mattina accompagno mio figlio a scuola. Dopo riprendo fiato con un caffè, seduto a un tavolino, al sole. Ne approfitto per guardare i titoli dei giornali e per smaltire i messaggi delle varie chat. Oggi un collega (e amico) ha mandato al gruppo una foto del benzinaio sotto casa sua. Nessuna didascalia, lo scatto si commenta da solo. Allargo l'immagine con le dita, sul cartello c'è scritto: Diesel 2,618 e Benzina 2,598.
Prezzi particolarmente folli - d'altra parte parliamo di un piccolo distributore in centro a Milano - ma la media nazionale non fa stare molto più allegri. Benzina e gasolio si rincorrono e ormai ovunque galleggiano sopra ai 2 euro al litro. In autostrada si naviga tra i 2,2 e i 2,4 euro/litro. Fare il pieno oggi in pratica costa il 10-15% in più rispetto all'ultima volta che siamo andati a far visita al benzinaio.
Continuo a sfogliare le pagine dei giornali, si parla solo di guerra e allora penso a due cose: la prima è che questi aumenti sono la conseguenza di scelte (giuste) della politica internazionale; la seconda è che il Covid sembra non esistere più. Per uno strano corto circuito metto un po' tutto insieme; mentre mescolo una punta di zucchero nel caffè. Metto insieme la guerra, i rincari e il covid. Penso alla paura e ai sacrifici di allora e di oggi. Ricordo il terrore di salire sui bus. Penso a tutti quelli che durante la pandemia hanno cambiato le proprie abitudini, anche semplicemente per accompagnare i figli a scuola. Piccoli gesti magari, ma parte di una grande reazione.
In molti hanno rispolverato il casco e sono tornati in sella: quella di una moto, di uno scooter o di una bici. Il modo di muoversi si è adattato alla pandemia. Oggi, con i prezzi dei carburanti alle stelle, le automobili sono sempre più costose da spostare e le due ruote saranno di nuovo protagoniste della mobilità urbana. Trovo molto incoraggiante questa capacità di reagire e adarrarsi di fronte ai problemi e alla paura.
Spengo il telefono, pago il caffè, metto il casco e mentre salgo in sella penso alla primavera. Spero che arrivi il sole e che arrivi presto soprattutto dove oggi piovono le bombe.