Caro carburanti. Taglio delle accise? No, il governo propone la Social Card: ecco cos'è

Caro carburanti. Taglio delle accise? No, il governo propone la Social Card: ecco cos'è
Il taglio delle accise graverebbe sulle casse dello Stato italiano con 13 miliardi. Arriva l'ipotesi della "social card" per i redditi bassi, una prepagata simile alla carta "Dedicata a te"
29 agosto 2023

Il taglio sulle accise non è contemplato. Costerebbe troppo allo stato e al momento non ci sono risorse finanziarie necessarie per sostenerlo, quindi la soluzione? Una carta prepagata con cui rifornirsi ai distributori di carburante.

L'aumento dei prezzi estivi della benzina, ancorati attorno ai 2 euro al litro, solleva la questione dell'azione governativa e ora diverse opzioni di intervento sono attualmente in discussione. A partire dal 1° agosto, è divenuto obbligatorio esporre cartelli giornalieri regionali con i prezzi medi dei carburanti nelle stazioni di rifornimento. Nonostante ciò, il rialzo dei costi di benzina e diesel continua: l'attuale prezzo self-service della benzina verde è di 2,021 euro al litro, mentre il diesel è a 1,935.

Nel tentativo di ridurre il prezzo della benzina, il governo di Mario Draghi aveva implementato un taglio delle accise di circa 25 centesimi a marzo 2022, comportando una spesa mensile di un miliardo di euro. Tuttavia, questa misura è stata poi interamente revocata dal governo Meloni. Attualmente, il governo sta considerando nuovi interventi, ma deve affrontare l'impatto finanziario di una possibile riduzione delle accise. Questa decisione avrebbe conseguenze significative sul bilancio dello Stato, comportando un onere di oltre 13 miliardi di euro. Questi fondi sono destinati ad altri programmi nell'ambito della prossima legge di bilancio, inclusi l'estensione delle agevolazioni fiscali per i lavoratori a basso reddito e la ristrutturazione delle aliquote dell'Irpef.

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La "social card": cos'è e come funziona

Il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha recentemente proposto un piano d'azione per affrontare l'aumento dei prezzi dei carburanti. Urso ha sostenuto l'idea di un possibile bonus per i redditi bassi durante l'evento "La piazza" a Ceglie Messapica, Brindisi.

L'approccio considerato dal governo è quello di introdurre una social card per il rifornimento di benzina o gasolio, con un valore di 150 euro, dedicata ai viaggiatori a basso reddito e alle famiglie numerose. Questo bonus benzina sarebbe molto simile al concetto della social card "Dedicata a te," che permette l'acquisto di generi alimentari di prima necessità per un valore di 382,50 euro presso i negozi aderenti.

La proposta prevede che il governo, in collaborazione con comuni e Poste Italiane, distribuisca queste carte ai beneficiari, basandosi su una graduatoria fornita dall'Inps. La social card sarebbe emessa senza richiesta esplicita da parte del beneficiario e non consentirebbe ricariche, poiché rappresenta un incentivo "una tantum".

È importante sottolineare che questa è al momento un'idea in fase di valutazione. Oltre alle importanti risorse finanziarie da impiegare, la realizzazione di questo meccanismo richiede un approfondimento dettagliato, considerando le fluttuazioni imprevedibili dei prezzi dei carburanti, influenzate da vari e imprevedibili fattori esterni.

In tutti i casi qualcosa bisogna fare, i prezzi sono fuori controllo e il continuo aumento del costo del carburante potrebbe far impennare ulteriormente il prezzo di beni e servizi che viaggiano tramite il trasporto su gomma, con un inevitabile effetto a catena.

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