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La risoluzione di maggioranza sul Def, approvata dal parlamento ha inserito nelle priorità della politica economica il caro energia. Caro energia declinato sia lato bollette luce e gas che ovviamente aumento dei prezzi dei carburanti. Il Governo dovrà "utilizzare gli spazi derivanti dalla manovra per nuove iniziative espansive disponendo ulteriori interventi per contenere l’aumento dei prezzi dell’energia nonchè mediante la revisione del sistema dei prezzi di riferimento e dei carburanti, assicurando la necessaria liquidità alle imprese mediante la concessione di garanzie anche alla luce della nuova comunicazione della Commissione n. 2022/C 131 I/01 sul nuovo quadro contemporaneo degli aiuti di Stato nonché ai settori maggiormente colpiti dalle attuali emergenze".
La prima mossa del Governo Draghi sarà probabilmente quella di prolungare il taglio delle accise sui carburanti fino al 30 giugno. In pratica due mesi in più. L'ufficializzazione potrebbe già arrivare domani, venerdì 22 aprile, quando dovrebbe essere approvato il nuovo decreto che riguarda proprio gli aiuti all'economia. L'allungamento del periodo di riduzione delle accise non sarà probabilmente l'unica soluzione contenuta nel provvedimento, ma sicuramente è quella di maggior impatto. Il taglio di 25 centesimi al litro (30,5 compresa iva) doveva terminare il 2 maggio.
"La dinamica dei prezzi dei carburanti - ha detto il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti alla Camera - resta un tema di primo piano su cui è massima l’attenzione del governo, che proseguirà, implementandola, nell’attività di monitoraggio, oltre che nella valutazione delle misure necessarie a calmierare i prezzi, fra cui la proroga del taglio delle accise disposta nell’ultimo decreto legge".