Caschi: da luglio si potranno omologare solo ECE 22-06

Caschi: da luglio si potranno omologare solo ECE 22-06
La nuova ECE 22-06 è entrata in vigore nel gennaio 2022. Da luglio non si potranno più omologare caschi 22-05. Cosa cambia per i motociclisti? Avremo caschi più sicuri?
6 maggio 2022

Come avevamo scritto nel marzo 2020, da gennaio 2022 è entrata ufficialmente in vigore la nuova omologazione europea per i caschi protettivi per motociclisti ECE 22-06, che sostituisce l’ormai superata 22.05. Per quanto riguarda i dettagli tecnici e le tempistiche vi rimandiamo a quanto abbiamo scritto nel 2020 mentre alla luce delle nuove direttive, e dopo aver interpellato alcuni produttori, possiamo analizzare come la normativa 06 potrebbe modificare la qualità dei caschi, le loro caratteristiche ed i prezzi ai quali li acquisteremo.

Come sempre ci sono già diverse “leggende metropolitane” che stanno iniziando a vagare sul web e sui social, per cui riteniamo importante fare chiarezza su di un argomento che interessa tutti i motociclisti. Partiamo dal prodotto. Come saranno i caschi 06? E’ vero che avranno un peso ed un volume maggiori?

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La nuova normativa ha introdotto nuovi test (tra i quali quello rotazionale) ed ha alzato i limiti che i caschi devono superare per poter essere omologati e quindi venduti. In pratica ha quindi alzato l’asticella della sicurezza. Questo comporta che in alcuni casi i produttori dovranno utilizzare calotte in plastica di uno spessore maggiore, mentre per quelle in fibra si potrà molto probabilmente mantenere lo stesso spessore, andando a modificare la stratifica ed i vari tipi di composito (kevlar, carbonio, ed altri). Ma a variare potrebbe essere soprattutto la calotta interna in polistirolo che ricordiamo essere quella che assorbe l’energia di un impatto. Più forte l’impatto e maggiore dovrà essere lo spessore del polistirolo per assorbirlo, senza trasmettere l’energia alla testa dell’utilizzatore. Esiste però un modo per evitare che l’ingombro del casco sia superiore, utilizzando calotte esterne di varie misure. Per spiegarci meglio: se utilizziamo una sola calotta esterna è chiaro che lo spessore del polistirolo dovrà essere notevole per esser sempre in gradi di assorbire l’energia di un impatto, mentre se utilizziamo diverse misure di calotta esterna potremo di volta in volta ottimizzare lo spessore della calotta interna in polistirolo necessario per assorbire l’urto.

Per rispondere quindi alla domanda iniziale, i caschi potrebbero avere un maggiore ingombro ma esiste la possibilità di mantenere o addirittura diminuire le dimensioni esterne dei caschi.

I prezzi dei caschi aumenteranno?

Non si può ottenere una qualità superiore senza aumentare i costi. È chiaro che un prodotto più sicuro costa di più rispetto ad un altro che lo è di meno. L’utilizzo di fibre più nobili, o come abbiamo appena visto, di un maggior numero di calotte comporta un incremento dei costi per i produttori che influenzerà il prezzo al pubblico. Non pensiamo che i prezzi saliranno di molto, ma prevediamo di certo qualche aumento.   

I caschi jet (open face) saranno sempre omologabili?

Si, i caschi jet aperti saranno omologabili anche secondo la nuova normativa. Ovviamente non comprenderanno la protezione del mento, ma resteranno nei cataloghi dei produttori e saranno regolarmente omologati 22-06. Dal punto di vista tecnico su questi tipi di casco cambieranno radicalmente gli agganci del cinturino alla calotta per poter superare i nuovi test di scalzamento del casco in caso di incidente, ma questo sarà quasi inavvertibile per l’utente finale.

Cosa cambia per quanto riguarda gli accessori come le visierine interne ed i sistemi di comunicazione?

I vari sistemi di comunicazione, così come le visiere parasole interne, hanno iniziato ad essere installati nei caschi negli ultimi anni e non erano quindi in alcun modo considerati dalla 22.05. Il nuovo standard 06 prevede che il casco debba essere omologato con il sistema installato. Ci sembra un grosso passo avanti in termini di sicurezza, in quanto spesso i caschi e addirittura le calotte interne in polistirolo venivano modificate per consentire l’applicazione dei sistemi e delle loro batterie. Testando i caschi con le apparecchiature (interne ed esterne) montate sul casco si potrà valutare se il comunicatore abbia o meno diminuito la sicurezza del casco. Lo stesso per quanto riguarda i visierini parasole interni, che non potranno essere aggiunti dopo aver ottenuto l’omologazione, ma che dovranno essere già installati al momento del test in laboratorio.

Esistono già sul mercato caschi omologati 22.06?

Sì. Le aziende si sono ovviamente mosse per tempo. Alcune hanno già ottenuto l’omologazione 06 ed altre la stanno ottenendo, anche perché da luglio potranno essere omologati solo caschi conformi alla nuova normativa. Chi ha superato i test ha già prodotto e messo in vendita caschi 06.

Potremo ancora utilizzare caschi 22.05?

Per gli utenti finali non esiste nessuna restrizione riguardante l’utilizzo di caschi di omologazioni precedenti alla 06. Potremo continuare ad utilizzare caschi omologati con i vecchi standard, ovviamente a discapito della nostra sicurezza, nel senso che più l’omologazione è recente e, come abbiamo visto, più il casco è sicuro. Inoltre come sappiamo “la vita” di un casco ben mantenuto varia dai quattro ai sei anni, dopo di che è meglio sostituirlo con uno nuovo.

Questa nuova normativa spazzerà dal mercato caschi poco sicuri e a basso prezzo?

Purtroppo come sempre “fatta la legge trovato l’inganno”. Chi vuole acquistare caschi a basso prezzo e di bassa qualità, troverà sempre qualche importatore o qualche produttore senza scrupoli disposto a giocare con la sicurezza dei motociclisti. Per evitarlo le regole sono sempre le stesse:

1 - fidarsi solo di marchi ben conosciuti, presenti da tempo sul mercato e con i quali potersi confrontare in caso di eventuali problemi.

2 – diffidare dei caschi troppo economici. La sicurezza richiede materiali di qualità e manodopera specializzata. Difficile trovarli a basso costo…

Le nostre considerazioni

Con la normativa ECE 22-06 si è senza dubbio fatto un altro passo in avanti verso la sicurezza, ma ancora una volta non sono stati introdotti i controlli sul mercato che avrebbero messo al riparo gli utenti finali da eventuali raggiri, garantendo che i caschi che stiamo acquistando siano davvero identici a quelli che le aziende hanno omologato. Attualmente niente vieta (se non il senso civico e l’onestà del produttore) che un’azienda omologhi un casco e poi lo metta in vendita con una qualità ed una sicurezza inferiori. Solo prelevando i caschi dai punti vendita, e sottoponendoli alle prove di laboratorio, potremmo essere certi dell’effettiva sicurezza dei caschi che acquistiamo.

Inoltre, come abbiamo più volte sostenuto, potrebbe essere introdotta un’omologazione a livelli. Ci sono vari modi di superare i limiti imposti dalle omologazioni. I valori possono essere molto vicini al limite (categoria A), superarli con un buon margine (categoria B) o superarli con grande margine (categoria C). Perché non evidenziare la reale qualità di un casco definendo la sua categoria? Con un omologazione per categorie sapremmo se il prezzo che stiamo pagando corrisponde realmente ad una maggiore sicurezza, o se invece stiamo solo pagando sponsorizzazioni e pubblicità.