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L’autorevole quotidiano francese Le Figarò riporta la notizia che i poliziotti motociclisti della cittadina di Vannes, nella prefettura bretone di Morbihan, hanno fatto valere il diritto di rifiutarsi di effettuare il loro servizio di pattugliamento in moto, per motivi di sicurezza. Più specificamente, i “flic” motociclisti rifiutano di lavorare con in testa caschi utilizzati quotidianamente dal 2007/2008 ad oggi, e naturalmente non sono mai stati oggetto di alcuna manutenzione, quindi con interni ormai consunti e non più perfettamente aderenti, e pure con visiere in pessimo stato: secondo il segretario dipartimentale dell’SGP (il locale sindacato del corpo di polizia), attualmente solo 4 caschi su 19 sarebbero ancora a norma. Insomma, gli agenti in moto ritengono giustamente di essere poco protetti, quindi hanno lasciato le loro moto in garage, effettuando i servizi di pattugliamento zonale in auto. Naturalmente la cosa ha suscitato un certo scalpore, e a quanto pare tutti i caschi obsoleti (con più di cinque anni) stanno per essere sostituiti: il loro costo, secondo un dirigente della prefettura locale, varierebbe da 1.000 a 1.400 euro, una volta equipaggiati con radio e grafiche adeguate.
In Illinois, Iowa e New Hampshire si può tranquillamente viaggiare alla “Easy Rider”: bandana in testa, e via. In altri 28 Stati, invece, vigono leggi differenziate per età, obbligando all’uso del casco solo fino al compimento del 18° anno
Sempre per rimanere in argomento, nonostante sia ormai stato ampiamente acclarata l’importanza del casco per salvare le nostre vite, è noto che ancora oggi l’obbligatorietà di indossarlo non sia stata digerita proprio da tutti. In particolare negli Stati Uniti, dove sono ancora in tanti a pensare che la cosa non debba essere imposta per legge, ma lasciata alla discrezionalità individuale (un po’ come le cinture di sicurezza, da noi…). Laggiù, in quel grande Paese dove del resto si vendono normalmente armi da guerra come fossero giocattoli, le cose ad oggi funzionano così: nel distretto federale della Columbia, ove si trova la Capitale Washington, e in 19 dei 50 Stati dell’Unione, l’obbligo di indossare il casco è attivo per tutti i motociclisti, contrariamente a quanto accade in Illinois, Iowa e New Hampshire, dove si può tranquillamente viaggiare alla “Easy Rider”: bandana in testa, e via. In altri 28 Stati, invece, vigono leggi differenziate per età, obbligando all’uso del casco fino al compimento del 18° anno, piuttosto che del 19° (solo nel Delaware) o del 21°, come nel Michigan, dove però è possibile guidare senza casco solo dimostrando il possesso di un’apposita polizza di assicurazione sanitaria. Ogni Stato, comunque, prevede qualche condizione particolare per poter guidare tranquillamente (dal punto di vista legale, ovviamente) a testa scoperta. L’obbligatorietà d’uso del casco negli States risale generalmente alla fine degli anni sessanta, nella fattispecie a partire dal ’67, seppur con date differenti tra i vari Stati. Ma già l’anno seguente quei birichini del Michigan ritirarono l’obbligo a furor di popolo, innescando una serie di altri analoghi provvedimenti, emendamenti e modifiche. E nel 1976, il Congresso fu costretto a sospendere le penalizzazioni finanziarie comminate dal Ministero dei Trasporti agli Stati che non avessero introdotto l’obbligo di usare il casco.