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Le nostre proteste e quelle di tanti altri sembra che siano servite: la proposta di legge per punire l’uso del cellulare alla guida con la sospensione della patente fin dalla prima contestazione, ora è passata. La Commissione Trasporti della Camera ha corretto il tiro con un emendamento in extremis del suo Presidente Michele Meta (PD). E il vice ministro Nencini ha postato un facebook parlando di «Una giornata importante, ora si deve fare in fretta». Perché naturalmente sarà il Parlamento a trasformare la proposta della Commissione in legge vigente. E speriamo che non si torni indietro.
Noi ne avevamo parlato martedì scorso. Se tutto andrà bene, le modifiche “urgenti” al Codice della Strada prevederanno la sospensione della patente da un mese fino a tre mesi per chi verrà beccato una prima volta col cellulare in mano mentre guida (conversazione, sms, mail o navigazione non fa nessuna differenza); oltre alla decurtazione di 5 punti e alla multa da 322 a 1.294 euro. Con raddoppio delle sanzioni alla seconda infrazione. Sarebbe finalmente una valida misura di contrasto alla piaga sociale dei telefonisti al volante.
Il vice ministro ha voluto inserire nella proposta di legge anche l’obbligo della distanza di un metro e mezzo dai ciclisti, per gli automobilisti che li sorpassano; e qui sarà vivace la discussione in ogni sede. Ma anche l’obbligo di dotare le auto che trasportano bambini dei seggiolini di nuova generazione, con i dispositivi che impediscano l’abbandono dei piccoli in auto. Con modalità e tempi tutti da chiarire.
N.C.