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Non è raro commentare qualcosa di particolarmente bello – specie in campo motociclistico – dicendo “mi fa sesso”. Ferruccio Codutti (l’artista dietro il marchio CF Costruzioni Meccaniche), nonché Fabio e Gianfranco Lizzi, titolare di Gitielle moto, devono esserselo sentito ripetere talmente tante volte da decidere di battezzare questa incredibile special Sex Metal. Se non ne capite il motivo forse avete sbagliato passione.
La Sex Metal è di un minimalismo impressionante: vi basta osservarla con cura, staccando per un attimo lo sguardo dall’ammirazione dei dettagli, per notare come non ci sia una virgola in più del necessario. Il propulsore – un monocilindrico di provenienza Honda Dominator 650 – è stretto fra due piastre d’alluminio ricavate dal pieno, e anche le soluzioni utilizzate per le sospensioni integrano diverse componenti facendogli svolgere più funzioni: guardate che meraviglia l’impiego della splendida pinza radiale Brembo lasciata au naturel ed integrata nel sistema di sterzo.
Spettacolare nella sua semplicità anche la soluzione forse maggiormente caratterizzante la Sex Metal: sotto il motore si trova infatti – parzialmente camuffato da puntale/vasca di recupero un distico che unisce l’impianto di scarico sul lato sinistro e il serbatoio carburante su quello destro. Tanta inventiva ha fruttato alla Sex Metal diversi premi, dato che all’AMD World Championship di Colonia è stata classificata al decimo posto nella categoria Freestyle dopo aver conquistato il primo posto all’Italian Motorcycle Championship.
Ci permettiamo un appunto: pur con tutta l’ammirazione per il lavoro svolto, così com’è la Sex Metal ci sembra uno splendido oggetto d’arredamento. Perché va bene il minimalismo, va bene l’abbassamento del baricentro e la centralizzazione delle masse, ma almeno un simulacro di serbatoio a cui appoggiare… il cavallo dei pantaloni per guidare serve. Non vorremo mica dimenticarci che si tratta di una moto, vero?