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La corsa verso il mercato elettrico prevede non soltanto veicoli dedicati al commuting ma, come già mostrato da Kawasaki che è probabilmente la Casa che attualmente mostra una delle line-up più eclettiche, anche moto leisure. Quello che però vediamo in questo brevetto, pubblicato dai colleghi di Cycleworld, è una singolarità, per diversi aspetti. Il primo è che la moto elettrica di cui si richiede il brevetto è in tutto e per tutto una 450SR alla quale è stato applicato un powertrain elettrico al posto del bicilindrico 450 cc ICE che abbiamo avuto modo di apprezzare sia sulla sportiva che sulla naked 450NK. Batterie e motore elettrico, nonché l'elettronica di controllo, trovano quindi spazio sotto la carenatura, lasciando ciò che era il serbatoio del carburante a un ruolo - immaginiamo - di puro portaoggetti o di hub per la ricarica delle batterie.
Un trapianto che ha certamente il vantaggio di poter disporre rapidamente di una piattaforma rodata per portare relativamente in tempi rapidi la moto verso la produzione di serie; è, se vogliamo, un po' quello che ha fatto Kawasaki che nella sue moto elettriche e ibride ha sfruttato economie di scala con modelli già in produzione.
Non si sa molto altro, non si parla di prestazioni o di autonomie, piuttosto quello che fa pensare è che il ridotto spazio per le batterie implicherebbe una autonomia tutto sommato contenuta e per questa ragione riteniamo probabile, almeno fino a quando non avremo qualche informazione tecnica in più, che quello cui si riferisce il brevetto sia un modello di prestazioni assimilabili a un 125 cc termico.
Resterebbe però da approfondire la strategia di CFMOTO che dispone già di un brand totalmente elettrico, ZEEHO, attualmente rivolto al mercato degli scooter sportivi e di design, con un approccio premium trasmesso anche all'ultimo arrivato Magnet. Sarà quindi questo brevetto una prima avvisaglia di moto elettriche nel brand CFMOTO, magari lasciando a ZEEHO il segmento degli scooter e dei prodotti più urbani?
Sarà il tempo a dirci come e se questa moto arriverà sul mercato, sempre che - com'è possibile che accada - i brevetti non restino confinati in un cassetto in attesa di ulteriori evoluzioni.
Fonte e foto: Cycleworld