Chi è il furbo, Rossi o Ryanair?

“Ritorno a casa con Ryanair… e devo pagare solo le tasse!”. È questa la frase messa in bocca a Valentino Rossi dalla compagnia aerea irlandese. Una campagna pubblicitaria sensazionale, low cost.
18 settembre 2007
Lunedì 17 settembre, a pagina 7 de Il Messaggero campeggia la campagna pubblicitaria di Ryanair, che offre 2 milioni di voli al solo costo delle tasse e delle spese amministrative. La compagnia di Dublino ha giocato sulle disgrazie estive del campione di Pesaro, ironizzando sulla tanto chiacchierata frode al fisco italiano. A scanso di equivoci, va chiarito subito che al momento non risultano pendenze a carico di Rossi e non sta certo a noi addentrarci in una materia tanto delicata. L’evidenza parla invece di un colpo basso tirato da Ryanair al Dottore. La compagnia non è nuova a questi lanci d’effetto. Prima furono il premier spagnolo Zapatero e i suoi incentivi alle nascite a finire nel mirino dei pubblicitari. Risultato? Campagna ritirata in fretta e furia. Dubitiamo che Valentino, mago della comunicazione e ottimo venditore di sé stesso, fosse a conoscenza dell’utilizzo della sua immagine. Troppo differenti sono lo stile e i contenuti delle sue sponsorizzazioni rispetto a quanto mostrato sulle pagine de Il Messaggero. Un disegno pessimo, che presenta un Valentino “del quartierino”, più che il Rossi 7 volte campione del mondo. La campagna pubblicitaria ha colpito il bersaglio. Ha fatto parlare i media (noi compresi) ed è stata assolutamente low cost, come i voli pubblicizzati. La risposta migliore al colpo basso di Ryanair arriva dal clan Rossi, che difficilmente si spingerà a chiedere un risarcimento del danno d’immagine. La vittoria in Portogallo ha rasserenato gli animi, lo stesso papà Graziano ha bollato l’iniziativa come uno scherzo di pessimo gusto. Per l'audio di papà Rossi clicca qui! E Ryanair? Al momento tace. Furba. A.P.
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