Putin in moto senza casco. Ma niente multa

Putin in moto senza casco. Ma niente multa
Niente sanzioni - per un'interpretazione quantomeno personale della legge - per il presidente russo che in sidecar ha partecipato al raduno annuale del motoclub i "Lupi della Notte"
12 agosto 2019

Niente multa per Vladimir Putin. Così ha deciso il dipartimento di polizia della Crimea, a fronte delle denunce presentate a Sebastopoli da almeno due persone (una delle quali è l'avvocato Maxim Chikhunov, che ha commentato sarcasticamente su Facebook l'accaduto) adducendo a motivazione il fatto che, in caso di "eventi cerimoniali, competizioni atletiche e sfilate militari" il traffico è completamente proibito, e dunque non si possono applicare le regolari norme del codice della strada (fonte: Moscow Times).

Interpretazione quantomeno singolare, secondo i contestatori, dal momento che il motoraduno in oggetto difficilmente è qualificabile come uno degli eventi considerati, ma tant'è: a Vladimir Putin non verrà contestata alcuna infrazione.

L'articolo originale (12/08/2019)

Il Presidente russo Vladimir Putin ha partecipato, in sella ad un sidecar Ural, a un raduno biker in Crimea, dimostrando ancora una volta il suo amore per le motociclette e per la biker culture ma riaccendendo le polemiche internazionali sull'opportunità politica di questa sua, ennesima, partecipazione a un evento organizzato dal motoclub Lupi della Notte.

Se già, infatti, non fossero sufficienti le controverse valutazioni sull'annessione delle Crimea nel 2014 da parte della Russia su cui la comunità internazionale ha fondato l'applicazione di misure restrittive e sanzioni alla stessa Russia, la presenza di del leader russo in un territorio conteso ha inasprito le polemiche, mentre gli stessi Lupi della Notte organizzatori e promotori del raduno hanno una fama piuttosto singolare.

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Putin al raduno in Crimea del 2015 in sella a un trike
Putin al raduno in Crimea del 2015 in sella a un trike

I “Lupi” si formano negli anni '80 come un comune motoclub e oggi vengono chiamati gli "Hell's Angels sovietici", forse con una certa improvvida approssimazione. Sono capeggiati da un personaggio ormai piuttosto famoso, quel Alexandr Zaldostanov chiamato “il chirurgo” che con il messaggio “...per i miei modesti meriti verso la Patria. Farò il possibile affinché la loro preoccupazione nei miei confronti non faccia altro che aumentare", ha pubblicamente ringraziato Barack Obama dopo aver saputo di essere stato dichiarato persona “non gradita” negli Stati Uniti.

L'attività dei Lupi della Notte sembra principalmente quella di organizzare raduni e commemorazioni biker di stampo prettamente nazionalistico ma non mancano le attività tipicamente biker come i tattoo shop, officine, organizzazione concerti rock. Insomma, se ne dicono di tutti i colori su questo club certamente non al di là di ogni sospetto se gli vengono anche attribuite attività paramilitari che fanno il paio con le sferzanti dichiarazioni del “chirurgo” che - riporta la stampa - affermava di essere “pronto a mettermi alla mitragliatrice” durante la crisi di Crimea in cui sembra che alcuni membri del club abbiano avuto parte attiva negli scontri.

Del resto, il nostro Alexandr ha lo phisique du role del biker ma anche quello dell'eroe nazionale che difende l'ortodossia russa.

Valdimir Putin e Alexandr Zaldostanov "il chirurgo"
Valdimir Putin e Alexandr Zaldostanov "il chirurgo"

Nel 2009 Vladimir Putin e Alexandr Zaldostanov fanno amicizia, il Presidente - allora primo ministro - manifesta la propria passione per le moto e supporta apertamente le attività dei “Lupi della Notte” fino ad essere presente durante i raduni in sella ad un trike Harley-Davidson sia durante il loro discussissimo viaggio attraverso l'Europa verso Berlino - noncuranti del diniego di attraversamento da parte di stati come la Polonia - per commemorare il 70esimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, che durante gli annuali raduni in Crimea ed a Novorossiisk, sul Mar Nero, mostrando un piglio da biker decisamente scafato.

Putin ha affermato, durante questi raduni, che la motocicletta è "il mezzo di trasporto più democratico" e ha elogiato lo spirito libero dei motociclisti.

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