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Dicembre segna un record nelle immatricolazioni (2 ruote a motore maggiori di 50cc) degli scooter che in occasione della scadenza degli incentivi totalizzano 9.688 vendite pari al +50,1%. Al contrario le moto perdono volumi e si fermano a 3.024 pezzi (-36,4%). Il totale immatricolazioni, grazie al boom degli scooter, resta in positivo con 12.712 vendite, pari al +13,4%.
Appaiono in ripresa anche i ciclomotori con 4.350 registrazioni, +7,6% rispetto a dicembre ’08.
Questi risultati consentono di chiudere l’anno sostanzialmente sugli stessi volumi del 2008, confermando i veicoli immatricolati (superiori ai 50 cc) in 404.767 unità (+0,3%). Tuttavia il rapporto fra i segmenti del mercato è notevolmente cambiato: da un lato gli scooter hanno beneficiato in modo significativo degli incentivi, superando non solo i volumi del 2008 ma anche quelli del 2007. Con 295.422 mezzi venduti, infatti, gli scooter evidenziano un progresso del +10,8% e un peso del 73% sul totale immatricolato. Purtroppo le moto, toccate solo marginalmente dagli incentivi, non vanno oltre le 109.345 unità con un arretramento globale del 20,2%, che significa di fatto tornare ai volumi di 10 anni fa.
I 50cc, nonostante il recupero dell’ultimo bimestre, mostrano un ridimensionamento significativo con 99.761 pezzi venduti e un -18,9% rispetto all’anno scorso.
“Risulta evidente che senza le misure di sostegno alla domanda il mercato sarebbe stato in forte sofferenza - dichiara Corrado Capelli, presidente di Confindustria Ancma - per questo motivo abbiamo la necessità di ripartire al più presto con una campagna incentivi 2010, modulata attraverso una percentuale sui listini che valorizzi anche i veicoli che presentano maggiori contenuti, nella direzione di una maggior sicurezza e rispetto dell’ambiente. Per mantenere la struttura produttiva è indispensabile non far mancare il supporto alla categoria delle 2 ruote a motore. Sono ancora troppi i veicoli obsoleti, EURO zero ed EURO 1, che costituiscono il 60% del parco circolante e solo un contributo concreto all’acquisto può accelerare il ricambio. Non vanno trascurate neppure le iniziative per facilitare l’acquisto degli strumenti di protezione come il casco e il paraschiena, omologati secondo le direttive europee, che proponiamo da tempo per la loro importanza tesa ad aumentare la sicurezza degli utenti”.
L’analisi delle cilindrate (riferita a tutto il 2009) conferma un trend consolidato per gli scooter 125cc che con 102.813 unità (+28,7%) sono leader nelle preferenze dei clienti, grazie ai costi di gestione competitivi e al fatto che si possono guidare con la patente B. Ottimi risultati anche per i 150-200cc con 70.447 pezzi (+28%). Il secondo segmento per importanza è quello delle cilindrate medio alte da 300 fino a 500cc che sviluppano 92.620 vendite (+23,2%). Perdono di importanza le 250cc, con 27.346 unità vendute (-47,6%). In caduta libera gli hyperscooter oltre 500cc, che con 2.196 veicoli (-50,1%) pesano solo lo 0.7% del totale scooter.
Nel comparto moto a soffrire sono soprattutto le cilindrate intermedie intorno ai 600cc (-26,5%) e fino a 750cc (-23,3%), mentre resistono meglio rispetto alla media di questo mercato le cilindrate oltre 750 e fino a 1000cc (-14,9%) e anche le maxi oltre 1000cc (-19,7%).
La situazione dei segmenti penalizza le sportive (-35,3%) e, in misura minore, le enduro stradali (-23,4%). Andamento migliore della media del mercato per le naked (-12,8%) che pesano il 41% del totale moto. Infine aumentano la propria quota anche le custom -12,7% e le supermotard -15%.
Complessivamente il totale 2 ruote a motore (somma delle vendite di veicoli superiori ai 50cc + i “cinquantini”) si ferma a 504.528 veicoli, -4,2% rispetto al 2008.