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Durante giugno 2024 il Comitato dei garanti di Bologna, responsabile di valutare l'ammissibilità delle proposte di referendum consultivi, ha approvato la richiesta di un referendum sulla Città 30. La proposta, avanzata dalle opposizioni cittadine, mirava a contrastare la delibera che impone il limite di velocità a 30 km/h. L’obiettivo era raccogliere 9.000 firme entro la fine dell’estate, ma a luglio il testo è stato ritirato, poiché la raccolta firme era ritenuta difficile durante i mesi estivi, quando molti cittadini bolognesi sono effettivamente in vacanza. Tutto sembrava sospeso quindi, fino a pochi giorni fa. Il cambiamento relativo a Bologna Città 30 aveva fatto storcere il naso, sin dall'inizio, a molti. Il referendum era stato chiesto subito dopo pochissimi giorni.
Era stato promesso che la proposta sarebbe stata ripresentata a settembre, e così è stato. Il 9 settembre, il Comitato dei garanti è stato chiamato nuovamente a esprimersi. Secondo Michele Campaniello, capogruppo del Partito Democratico, la questione ha - in realtà - un fine politico: la prima proposta è stata avanzata poco prima delle elezioni europee, e la seconda sarebbe stata ripresentata prima delle elezioni regionali.
Stando alle prime rezioni il referendum potrebbe cambiare effettivamente le regole a Bologna. Dobbiamo però considerare che le varie analisi hanno evidenziato un importante calo negli incidenti con esiti gravi da quando Bologna ha rallentato a 30 km/h. Il bilancio, dopo sei mesi, sottolinea un -11% di incidenti di cui il 38% in meno di grave entità.
E voi cosa ne pensate? Siete pro o contro alla "Città 30?".
Fonte: Bologna Today