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Si torna a parlare di Città 30. Una notizia ricorrente nelle ultime ore è stata quella della protesta dei cittadini bolognesi nei confronti del nuovo limite di velocità applicato alla maggioranza delle vie del capoluogo emiliano. Moto, scooter e auto hanno guidato a passo d'uomo per le vie di Bologna congestionando e bloccando parte della città.
Dopo i vari dialoghi tra il Mit, Anci e il comune di Bologna sembra essere stato trovato un punto d'incontro, tuttavia la situazione non sembra smuoversi. Tra i cittadini si pensa anche al referendum e il parere di una vigilessa ci fa analizzare la situazione anche da un altro punto di vista. In tutti i casi il ministro Salvini si è dichiarato, sin da subito, abbastanza perplesso dall'applicazione del limite dei 30 km/h nello specifico caso di Bologna e dopo la direttiva pubblica sui suoi canali social un reel.
Il ministo Salvini è d'accordo a ridurre il limite di velocità, ma solamente in casi specifici e quando effettivamente sia necessario: "Sì alle riduzioni di velocità laddove ce ne sia realmente bisogno, come in prossimità di scuole e ospedali, ma STOP all’utilizzo degli autovelox per fare cassa e all’estensione immotivata di zone a velocità limitata a danno di lavoratori e cittadini." scrive nel suo post.
Sembrerebbe che anche Roma voglia seguire il modello Bologna, negli ultimi giorni è stata istituita una nuova Zona 30 e l'obiettivo è quello di portare il limite dei 30 km/h nel 70% delle strade secondarie.