Cittadella. Gare clandestine in zona industriale: Carabinieri e Polizia locale bloccano il raduno

Cittadella. Gare clandestine in zona industriale: Carabinieri e Polizia locale bloccano il raduno
All'arrivo delle forze dell'ordine in molti si sono dileguati, ma i militari dell'Arma e gli agenti sono riusciti a fermarne alcuni. Ora i partecipanti rischiano sanzioni e denunce
27 febbraio 2023

Cittadella, Padova - Nel pomeriggio di sabato 25 febbraio si è sviluppato un raduno clandestino nell'area industriale di via Luparense - "Zitac" - che ha riunito in totale quasi 400 giovani. 

Era tutto pronto nella zona industriale, tanto che già una buona parte di partecipanti aveva raggiunto il luogo d'incontro prestabilito ed aveva iniziato a divertirsi sfidandosi con gare illegali di accelerazioni, impennate e via dicendo.

Sul luogo sono sopraggiunte immediatamente quattro pattuglie dei carabinieri della Compagnia di Cittadella, ed un paio di mezzi degli agenti della Municipale, che hanno interrotto le corse sul nascere. Alla vista delle forze dell'ordine molti ragazzi si sono dileguati, ma i militari dell'Arma e gli agenti della Polizia Municipale sono riusciti a bloccarne alcuni, 55 per l'esattezza.  A cinque di loro sono state staccate contravvenzioni per violazioni al Codice della Strada. Sono in corso ulteriori accertamenti per dare un volto agli organizzatori e promotori dell’evento. Il raduno clandestino era stato organizzato grazie ai social network ed avrebbe dovuto riunire più di 400 appassionanti.

Il sindaco Luca Pierobon dice la sua sull'accaduto: "Non è questo il modo di divertirsi. La possibilità di organizzare raduni in sicurezza, attraverso le varie associazioni del nostro territorio, esiste. Raduni abusivi in zona industriale e in zone chiuse al traffico, dove si sta peraltro costruendo, non hanno quindi senso". Secondo Pierobon "eventi che avvengono in spazi senza norme di sicurezza e senza controlli sono molto pericolosi per l’incolumità dei ragazzi, che rischiano grosso. Il modo di divertirsi in sicurezza c’è - conclude il primo cittadino - e questo non lo è di sicuro. Ora i responsabili vengano puniti".

 

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