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Introdotto grazie alla collaborazione tra la Federazione Motociclistica Italiana e Motivegeeks Labs, società dell'ex pilota di Formula 1 Ivan Capelli, il sistema Sa.Me.Da. (abbreviazione di Safety Medical Database) ha ricevuto riscontri molto positivi dai piloti del Campionato Italiano Velocità, parte attiva e fondamentale per il successo di questo primo anno di sperimentazione.
Si tratta di un progetto dai contenuti realmente innovativi ed interessanti, volto a velocizzare ed automatizzare - ove esistano specifici protocolli di cura - le procedure mediche e sportive sugli atleti, e garantire la fruibilità dei dati medici attraverso Internet. Al centro del progetto c'è appunto il bracciale Sa.Me.Da. LIFE (Local Infomed For Emergency) che contiene tutti i dati personali, medici ed amministrativi dell'atleta nel pieno rispetto della privacy.
"Siamo molto soddisfatti di come sta andando questo primo anno di implementazione" conferma Raoul Cadei, responsabile tecnico della società. "I piloti hanno risposto in modo molto positivo, fornendo i propri dati medici alla Dottoressa Monica Lazzarotti, Medical Director del CIV, permettendole così di creare una vera e propria cartella clinica all'interno nel braccialetto, che ha un'uscita USB per poter essere "letto" da dispositivi mobili Samsung, anche in mancanza di connessione Internet. La fruibilità dei dati medici sul luogo dell'incidente permette al medico di avere informazioni che aumentano l'efficacia del soccorso e limitano la possibilità di trattamenti errati. Inoltre, le informazioni gestite da Sa.Me.Da.® sono "multilingue", permettendo di fatto anche ad atleti stranieri di poter fruire di questa innovazione. Sullo sviluppo della parte amministrativa (calendari di gara, iscrizioni ed altro) e di quella più "sportiva" (palmares, best timing) ci concentreremo nel secondo anno della partnership con FMI".
"Ringrazio la FMI perché è stata lungimirante - dice Ivan Capelli - ed ha capito il valore di un progetto tanto importante per la sicurezza degli atleti, tant'è che nello sport italiano è la prima realtà ad utilizzare questo sistema di sicurezza. La mia esperienza da pilota mi ha suggerito quanto fosse decisivo lavorare per migliorare questo aspetto. Ora il desiderio, dopo aver testato e "stressato" il sistema durante il CIV, è quello di allargarlo anche alle altre discipline a due ruote, in cui è altrettanto importante avere questo tipo di sicurezza".
Partner tecnico del progetto è un nome consolidato come Samsung: "Quando Ivan ci ha illustrato questa idea - racconta Giovanni Locatelli, Application and Solution Manager - abbiamo pensato subito che si sposasse perfettamente con la filosofia della nostra azienda. Siamo sempre attenti a supportare, attraverso i nostri dispositivi e la nostra tecnologia, applicazioni per migliorare la sicurezza delle persone e questo ci è sembrato subito un progetto da sposare con convinzione".
Soddisfazione anche per Alfredo Mastropasqua, coordinatore del settore velocità FMI: "Ci è piaciuta da subito l'idea nata dall'esperienza di Ivan Capelli e l'abbiamo trovata perfetta per il nostro mondo. L'esperienza del CIV si è rivelata molto proficua e, nel prosieguo della nostra collaborazione, vogliamo ampliare le funzionalità del bracciale e renderlo fruibile anche negli altri settori dell'attività federale".