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Il traguardo dei vent'anni di Moto.it è l'occasione per parlare del nostro mondo, quello della moto nelle sue mille sfaccettature, con chi lo conosce bene. Abbiamo iniziato questo giro di interviste con Carmelo Ezpeleta, Numero Uno Dorna, parlando di MotoGP e Superbike, proseguendo con Stefano Ronzoni di BMW, mentre l'ultimo appuntamento è stato con il CEO di KTM, Stefan Pierer.
Oggi è il turno di Claudio Domenicali, Amministratore Delegato di Ducati Motor Holding.
Cinquantadue anni il prossimo 3 novembre, Domenicali conosce molto bene l'azienda che guida dal 2013, dopo il passaggio alla proprietà Audi. Ci è entrato nel 1991 con una laurea in ingegneria meccanica, quando la Ducati era dei Castiglioni ed era gestita dall'ingegner Massimo Bordi.
Prima moto di cui è stato project leader: la veloce Supermono da corsa disegnata da Pierre Terblanche.
Diventa vice direttore tecnico nel 1997 a fianco di Pierluigi Mengoli, nel 1999 è responsabile del neonato reparto Ducati Corse e nel 2005 della divisione Ricerca & Sviluppo. Nel 2009 assume il ruolo di direttore generale.
Domenicali ha varato modelli fondamentali della recente produzione Ducati, vedi 1098, Hypermotard, Multistrada 1200, Diavel e Panigale.
Personaggio centrale nella gestione di aspetti strategici, come pianificazione modelli, sviluppo e design, Domenicali è un motociclista praticante della prima ora che ama parlare di corse e di moto, soprattutto quando si tratta di sviscerarne la tecnica.
E' prevedibile che guidi su strada le novità Ducati, meno scontato invece scoprire che gira in pista con le super sportive in rifinitura, come l'inedita V4 che vedremo a Eicma.
Lo abbiamo intervistato sui cambiamenti che Ducati ha vissuto negli ultimi vent'anni, e soprattutto sulle strategie in atto a Borgo Panigale per il futuro. Una chiacchierata ricca di spunti e di riflessioni sull'evoluzione della moto.