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L'intervista, registrata in EICMA, è qui pubblicata integrale al cento per cento.
Domenicali replica da grande appassionato ad ogni contestazione, contrattacca, fornisce la sua versione dei fatti, non pretende che sia condivisa. «Bisogna contestualizzare - ripete - conoscere i fatti e la loro tempistica, soltanto dopo si può giudicare».
Lorenzo aveva chiuso il 2017 in crescita, poi iniziò malissimo la seconda stagione e a Le Mans bisognava decidere. Vero, dalla gara successiva al Mugello ha svoltato: sfortuna, incapacità di Ducati? Decidete voi, dice.
E Bautista? Perché lo spagnolo abbia cominciato a cadere a ripetizione per Domenicali resta un mistero, e però è certo che le richieste economiche di Álvaro fossero sproporzionate alla SBK.
Sul presente e sul futuro della MotoGP, Claudio è altrettanto netto: i risultati sono stati positivi anche quest'anno, alle spalle di Márquez c'è sempre un pilota Ducati.
Ma per battere il campione del mondo bisogna guidare come lui: la guida della moto è cambiata. Comunque la pensiate, per un manager che non si nasconde mai, anzi ci mette la faccia, bisogna avere rispetto.