Codice Della Strada, sì ai 125 in autostrada e patente sospesa per la guida al cellulare

Codice Della Strada, sì ai 125 in autostrada e patente sospesa per la guida al cellulare
E’ pronto il testo base per la modifica del Codice Della Strada. Fra le novità previste, accesso in autostrada ai 125 cc, inasprimento delle sanzioni per chi guida al cellulare, ma niente aumento dei limiti di velocità e bici contromano
11 aprile 2019

Forse ci siamo. Lega ed M5S hanno trovato un accordo programmatico: le modifiche al Codice Della Strada sono state decise, e il testo base di modifica è stato inviato ai gruppi parlamentari. Passi futuri: dalla prossima settimana alla Commissioni Trasporti sono attese le indicazioni della legge delega da parte del governo, e poi la discussione delle modifiche al CdS dovrebbe iniziare a maggio a Montecitorio.

Queste alcune delle novità previste. La Lega ha rinunciato alla sua proposta di innalzare il limite massimo di velocità da 130 a 150 km/h sulle autostrade a tre corsie.
Accordo totale sull’inasprimento delle sanzioni a chi verrà sorpreso alla guida con il cellulare senza l’assistenza dei sistemi vivavoce e per chi – la cosa è più frequente del previsto – tolga le mani dal volante per digitare su tablet, computer o altri dispositivi elettronici che non siano previsti e quindi omologati sull’auto.

La sanzione pecuniaria salirebbe in questo caso da 422 a 1.697 euro, contro la precedente multa che andava da 161 a 467 euro. La sospensione della patente passerebbe da una settimana a due mesi. In caso di analoga infrazione nei due anni seguenti le sanzioni salgono all’importo da 644 a 2.588 euro, la patente di guida è sospesa da uno a tre mesi e la decurtazione dei punti patente passa da 5 a 10.

Naturalmente resta da risolvere il nodo dei controlli da parte delle forze dell’ordine che attualmente non arginano a sufficienza il fenomeno.

Nel testo è previsto anche l’aumento dei controlli stradali in ambito di sostanze stupefacenti e psicotrope: saranno validi test sulla saliva fatti direttamente da laboratori mobili. Per chi si rifiutasse al prelievo sono previste sanzioni da 422 a 1.697 euro.

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Per quanto riguarda le moto, dovrebbe essere chiarita la possibilità di circolazione in autostrada di quelle elettriche – attualmente in un limbo – mentre, come riportava Il Messaggero nei giorni scorsi, il testo contiene anche l’autorizzazione alla circolazione in tangenziale e autostrada dei motocicli a partire dai 125 cc, invece che dai 150 attuali, però se guidati da maggiorenni.

Previsto l’inserimento di norme a misura dei nuovi veicoli per la micromobilità elettrica.
Prevista anche l’esenzione dal pagamento della tassa di circolazione per i veicoli storici, che già alcune regioni applicano.

Le biciclette non potranno circolare contromano (ipotesi prevista nelle aree 30 orari), mentre potranno accedere alle corsie preferenziali riservate a mezzi pubblici e taxi. Saranno invece previste linee di arresto avanzate – come già accade in alcuni Paesi – negli incroci su strade con limite di velocità fino a 50 km/h: si troveranno tre metri più avanti rispetto alle normali linee di arresto dei veicoli a motore.
La durata della luce gialla dei semafori non dovrà essere inferiore a cinque secondi.

Aumentano le sanzioni per i divieti di sosta. Inasprite soprattutto quelle per chi parcheggia negli spazi riservati ai disabili, alla ricarica dei veicoli elettrici o sui marciapiedi: da due a quattro i punti patente decurtati, multa per gli automobilisti che sale fino a 647 euro e fino a 328 euro per i motociclisti e i ciclomotoristi.

Previsti parcheggi gratuiti per le donne in gravidanza e per chi trasporta bambini fino a 12 mesi di età. Parrebbe, infine, che sia stato tolto l’obbligo d’uso delle luci anabbaglianti di giorni sulle strade extraurbane: difficile capirne la motivazione.

 

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