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Forse ci siamo. Lega ed M5S hanno trovato un accordo programmatico: le modifiche al Codice Della Strada sono state decise, e il testo base di modifica è stato inviato ai gruppi parlamentari. Passi futuri: dalla prossima settimana alla Commissioni Trasporti sono attese le indicazioni della legge delega da parte del governo, e poi la discussione delle modifiche al CdS dovrebbe iniziare a maggio a Montecitorio.
Queste alcune delle novità previste. La Lega ha rinunciato alla sua proposta di innalzare il limite massimo di velocità da 130 a 150 km/h sulle autostrade a tre corsie.
Accordo totale sull’inasprimento delle sanzioni a chi verrà sorpreso alla guida con il cellulare senza l’assistenza dei sistemi vivavoce e per chi – la cosa è più frequente del previsto – tolga le mani dal volante per digitare su tablet, computer o altri dispositivi elettronici che non siano previsti e quindi omologati sull’auto.
La sanzione pecuniaria salirebbe in questo caso da 422 a 1.697 euro, contro la precedente multa che andava da 161 a 467 euro. La sospensione della patente passerebbe da una settimana a due mesi. In caso di analoga infrazione nei due anni seguenti le sanzioni salgono all’importo da 644 a 2.588 euro, la patente di guida è sospesa da uno a tre mesi e la decurtazione dei punti patente passa da 5 a 10.
Naturalmente resta da risolvere il nodo dei controlli da parte delle forze dell’ordine che attualmente non arginano a sufficienza il fenomeno.
Nel testo è previsto anche l’aumento dei controlli stradali in ambito di sostanze stupefacenti e psicotrope: saranno validi test sulla saliva fatti direttamente da laboratori mobili. Per chi si rifiutasse al prelievo sono previste sanzioni da 422 a 1.697 euro.
Per quanto riguarda le moto, dovrebbe essere chiarita la possibilità di circolazione in autostrada di quelle elettriche – attualmente in un limbo – mentre, come riportava Il Messaggero nei giorni scorsi, il testo contiene anche l’autorizzazione alla circolazione in tangenziale e autostrada dei motocicli a partire dai 125 cc, invece che dai 150 attuali, però se guidati da maggiorenni.
Previsto l’inserimento di norme a misura dei nuovi veicoli per la micromobilità elettrica.
Prevista anche l’esenzione dal pagamento della tassa di circolazione per i veicoli storici, che già alcune regioni applicano.
Le biciclette non potranno circolare contromano (ipotesi prevista nelle aree 30 orari), mentre potranno accedere alle corsie preferenziali riservate a mezzi pubblici e taxi. Saranno invece previste linee di arresto avanzate – come già accade in alcuni Paesi – negli incroci su strade con limite di velocità fino a 50 km/h: si troveranno tre metri più avanti rispetto alle normali linee di arresto dei veicoli a motore.
La durata della luce gialla dei semafori non dovrà essere inferiore a cinque secondi.
Aumentano le sanzioni per i divieti di sosta. Inasprite soprattutto quelle per chi parcheggia negli spazi riservati ai disabili, alla ricarica dei veicoli elettrici o sui marciapiedi: da due a quattro i punti patente decurtati, multa per gli automobilisti che sale fino a 647 euro e fino a 328 euro per i motociclisti e i ciclomotoristi.
Previsti parcheggi gratuiti per le donne in gravidanza e per chi trasporta bambini fino a 12 mesi di età. Parrebbe, infine, che sia stato tolto l’obbligo d’uso delle luci anabbaglianti di giorni sulle strade extraurbane: difficile capirne la motivazione.