Codice della Strada: limite a 150 km/h e narcotest

La nuova legge passa alla Camera: mano pesante su chi beve e supera i limiti, 150 km/h con il Tutor, targa personale. I proventi degli Autovelox non vanno più ai Comuni
22 luglio 2009



L'approvazione del nuovo Testo Unificato dell'11 aprile 2009, con le nuove disposizioni in materia di sicurezza stradale, ha superato il vaglio della Camera dei Deputati e nei prossimi giorni approderà in Senato.
Gli emendamenti al testo base avevano già ricevuto l'ok dalla Commissione Trasporti della Camera.
Di seguito trovate descritte la principali novità del testo legislativo. Attendiamo il sì del Senato e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per tornare sull'argomento e per dirvi quando entreranno in vigore le nuove norme.

I proventi delle multe non vanno più ai Comuni


Era ora. Già le precedenti disposizioni del Codice della Strada obbligavano i Comuni con oltre 10.000 abitanti a destinare la metà dei soldi incassati con le sanzioni amministrative alla sicurezza stradale. Con l'obbligo di comunicare l'utilizzo di queste risorse al Ministero dei Trasporti.
Il tutto però restava vergognosamente lettera morta: i Comuni continuavano a mungere gli utenti della strada (vale a dire il 90% della popolazione), infischiandosene dei guard-rail ammazza motociclisti, della segnaletica illeggibile, dell'asfalto gruviera e di tante altre nefandezze.
Le amministrazioni locali potranno mettere gli autovelox dove vogliono, ma i proventi delle multe andranno ai proprietari delle strade (se sono strade extraurbane i soldi non finiranno più nelle casse del Comune ma in quelle dell'Anas o della Provincia).


Limite alzato a 150 km/h dove c'è il Tutor


Nei tratti della rete autostradale, dove è in funzione il sistema Tutor di rilevamento delle infrazioni, il limite di velocità in condizioni di asfalto asciutto è alzato a 150 km/h.


8 punti in meno se non ti fermi davanti alle strisce. E occhio agli animali


Precedenza ai pedoni.  Attenzione a non rispettare gli utenti più deboli della strada: chi non si ferma davanti alle strisce pedonali, perde ben 8 punti della patente (prima erano solo 5).
I ciclisti avranno l'obbligo, fuori dai centri abitati, di notte o nelle gallerie di indossare giubbotto o bretelle retroriflettenti.
L'investitore di un animale domestico o da lavoro è obbligato a fermarsi, soccorrerlo e chiamare un veterinario (atrimenti incorre in una sanzione da 78 a 1.559 euro).


La targa è personale e segue il proprietario

La targa diventa una seconda carta di identità. Non sarà più legata alla carta di circolazione del veicolo, ma (come avviene già per i 50 cc) seguirà la vita giuridica del titolare a cui è rilasciata. Quindi, in caso di trasferimento di proprietà, la targa rimarrà al vecchio proprietario che potrà applicarla al suo nuovo veicolo.

Divieto di sosta. Le moto pagano la metà

La vecchia normativa non faceva distinzioni di sorta tra moto e macchine. Da giugno, invece, le moto e i motorini parcheggiati in divieto di sosta (sui marciapiedi, in corrispondenza di segnali stradali o davanti alle strisce) saranno sanzionati con una multa compresa tra i 78 e i 155 euro, la metà di quanto comminato per le medesime infrazioni compiute al volante di un'auto.

Multe più salate per l'eccesso di velocità. E 90 orari in autostrada per i neopatentati

Chi sgarra oltre il limite di velocità di 60 o più chilometri orari, rischia oggi di ritrovarsi al verde; la sanzione prevista va infatti da un minimo di 800 euro, sino a un massimo di 3.200 euro. Da 500 a 2.000 euro è invece la sanzione amministrativa prevista per chi tocca una velocità tra i 40 e i 60 km/h oltre il limite previsto. 
Se  si superano i limiti da 10 a 40 km/h, si perdono 3 punti (prima 5), da 40 a 60 si perdono 5 punti (prima 10), oltre i 60 i punti decurtati saranno 10.
Chi ha preso la patente da meno di tre anni non potrà superare i 90 km/h in autostrada (prima erano 100) e i 70 km/h nelle strade extraurbane (prima 90 km/h).
Nel primo anno di guida si potranno utilizzare solo autovetture con una potenza massima, riferita alla tara, di 55 kilowatt per tonnellata.    
Dall'anno scolastico 2010-2011 l'educazione stradale diventa materia obbligatoria e sarà sovvenzionata grazie a una percentuale fissa degli introiti incassati dalle amministrazioni locali.

A 17 anni si può guidare la macchina con la patente A (se accompagnati)

Il nuovo testo fa un bel regalo ai 17enni, che possono mettersi al volante di un'automobile. Condizioni necessarie sono la presenza di un titolare di patente B da almeno 10 anni e l'autorizzazione rilasciata dal dipartimento dei trasporti su richiesta di un genitore o di un rappresentante legale del minorenne. Sarà invece necessario il superamento dell'esame di teoria per poter ricevere il foglio rosa. La scuola guida, inoltre, potrà essere fatta anche in autostrada e di notte.

Contratti di appalto per l'accertamento delle infrazioni


Nei contratti di appalto, stipulati dagli enti locali per la fornitura dei servizi relativi ad attività strumentali rispetto all'accertamento delle infrazioni al codice della strada (superamento dei limiti di velocità, attraversamento col semaforo rosso), è vietato inserire clausole che prevedano la determinazione del corrispettivo delle società aggiudicatarie dell'appalto in misura percentuale rispetto all'ammontare delle sanzioni accertate.
In parole povere: chi fornisce gli apparecchi elettronici ai Comuni non avrà più "la percentuale sull'incasso", che aveva innescato il meccanismo delle frodi ora al vaglio di diverse procure italiane.

Non si fanno sconti: se bevi, non guidi


Avviso ai neopatentati. Se avete bevuto, passate il manubrio. E pure il volante. Infatti per chi non ha ancora compiuto 21 anni, così come per chi ha la patente da meno di 3 anni, l'alcol è semplicemente off-limits, basta una birra piccola per incappare nelle forche caudine della nuova legge.
Un tasso alcolemico superiore allo 0 (zero) non è più tollerato, e fa scattare la sanzione, che va da 200 a 800 euro. La sanzione raddoppia in caso di incidente stradale.
Tolleranza zero anche per i conducenti professionali e di autoveicoli per i quali sono richieste le patenti C, D, E.
A loro si applicano le medesime misure previste per i neopatentati.
Le forze dell'ordine potranno procedere anche al narco-test direttamente in strada, per mezzo di un semplice esame sul sudore e sulla saliva.

E se provochi un incidente ubriaco, rischi fino a 15 anni di galera


Chi provoca un incidente mortale sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, o con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, rischia fino a 15 anni di carcere.
Ma anche nei casi meno gravi il conducente rischia il ritiro della patente e la sospensione provvisoria della patente fino a cinque anni, a cui si somma la confisca penale del veicolo.
Nel caso di incidente mortale, in cui però non sia presente l'aggravante dell'alcol o della droga, la nuova norma prevede il ritiro immediato della patente e la sospensione del permesso di guida fino a quattro anni.

Meglio tardi che mai. Anche in Italia si studieranno gli incidenti al fine di prevenirli

Eravamo il fanalino di coda dell'Unione Europea, privi di un centro di elaborazione dei dati, che studiasse la casistica nazionale degli incidenti stradali e che proponesse soluzioni rapide ai problemi della sicurezza e della viabilità.
La Commissione Trasporti della Camera sta studiando l'istituzione di un centro di coordinamento unico.
Gli enti proprietari e concessionari di strade e autostrade nelle quali si registrano elevati tassi di incidentalità saranno obbligati a eseguire interventi di manutenzione della sede stradale, nonché di sostituzione e potenziamento della segnaletica. In caso di inadempimento da parte degli enti concessionari, lo Stato potrà interrompere il contratto di concessione.


Andrea Perfetti
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