Colaninno e le nuove strategie Piaggio. In attesa della ripresa

Colaninno e le nuove strategie Piaggio. In attesa della ripresa
Il presidente del gruppo Piaggio annuncia le strategie internazionali che per il futuro puntano all'Asia. Intanto c'è chi prevede che il mercato italiano toccherà il fondo quest'anno, per poi ripartire nel 2014
22 agosto 2013

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"Bisogna combattere in Asia la forte concorrenza delle grandi società giapponesi – sono le parole di Roberto Colaninno, presidente del gruppo Piaggio, a proposito dell'andamento delle esportazioni del marchio di Pontedera – società che si sono accorte della nostra presenza. Negli anni passati non era così e dobbiamo aspettarci delle reazioni". Rispondendo ai giornalisti Colaninno ha aggiunto che “Piaggio continua con la strategia di controllo dei costi. Siamo coerenti con il piano di investimenti sui nuovi prodotti e con lo sviluppo di una forte organizzazione in campo comunicazione, marketing e pubblicità a livello globale, perché i mercati internazionali devono conoscere in modo più approfondito e dettagliato le caratteristiche dei prodotti Piaggio, che qualitativamente sono straordinari e che sono altamente innovativi".

"Abbiamo completato la strategia di sviluppo degli impianti nei Paesi dove volevamo essere presenti e non abbiamo quindi importanti investimenti da realizzare in avviamenti in futuro”.
Quanto alla possibilità' di un ritocco dei prezzi dei listini in Asia, Colaninno non li ha esclusi ma soltanto "Se verrà mantenuta intatta la marginalità". Che per l'azienda di Pontedera nel primo semestre di quest'anno era pari al 30,9%, in linea con un anno prima. "Useremo la nostra capacità di gestire i costi per battere la concorrenza", ha concluso Colaninno, parlando a margine della consegna della seconda nave caccia mine realizzata da Intermarine (gruppo Immsi, di cui Colaninno è presidente) alla Marina Finlandese.
L'Asia copre circa un terzo del fatturato di Piaggio.

Nel 2009 le vendite in Italia valevano il 25% del totale Piaggio, ma nel primo semestre di quest'anno hanno pesato solo per l'11%, dopo che la domanda italiana è costantemente caduta negli ultimi quattro anni. Nei primi sei mesi del 2013 il gruppo Piaggio ha registrato ricavi consolidati in calo, a 671,5 milioni dai precedenti 764 milioni.

Stando a quanto riporta Milanofinanza.it, secondo la Kepler Cheuvreux, società leader europea indipendente in ambito di intermediazione azionaria, per la Piaggio ora comincia la fase positiva. Dalle stime dei suoi tecnici si evidenzia che il mercato delle due ruote in Italia scenderà quest'anno a 198.000 unità, il 65% in meno rispetto al 2009, ma che questo sarà il livello minimo del ciclo e il prossimo sarà un anno di ripresa. Per il 2014 la società stima una crescita delle vendite totali di Piaggio del 5%, dai 1,3 miliardi di questo esercizio ai 1,389 miliardi del prossimo (1,48 miliardi nel 2015).

Le vendite di moto e scooter in Italia dovrebbero diminuire ancora dal -10% al -33% annuo, ma si prevede una ripresa nel biennio 2014 e 2015: da +3% a +5% in Italia ed Europa, e da +5% a +8% in India per i veicoli commerciali. Per questo Kepler Cheuvreux ha rivisto le stime di utile per azione di Piaggio da -11% di quest'anno a +7% per il 2015.
 

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