Colaninno sulla crisi Aprilia. Piaggio, venduto il 3,2%

Colaninno sulla crisi Aprilia. Piaggio, venduto il 3,2%
Sviluppo in Asia e contenimento della flessione in Europa. E' questa la situazione. L'incontro di Colaninno con i sindacati su Aprilia e la crisi. Immsi, la finanziaria di controllo, ha intanto ceduto il 3,2% di Piaggio per 22 milioni di euro
17 ottobre 2013

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Del temporaneo stop produttivo nello stabilimento Aprilia di Scorzè abbiamo scritto nei giorni scorsi. Ieri si sono incontrati a Pontedera, sede della Piaggio, i rappresentanti sindacali delle maestranze con il presidente Roberto Colaninno a proposito della situazione produttiva.

Pur rilevando i grandi risultati del reparto corse di Aprilia, Colaninno ha espresso preoccupazione per la produzione di serie, precipitata dalle 90.000 moto e scooter nel 2008 alle 30.000 di quest’anno. I rappresentanti sindacali fanno presente che sono arrivati all’esaurimento degli ammortizzatori sociali con i contratti di solidarietà giunti al quarto anno per Scorzè, a fine gennaio 2014, e al terzo anno a per l'impianto di Noale. Sollecitata sulla questione, l’azienda avrebbe dimostrato disponibilità sulle prospettive occupazionali e sulla strategia complessiva per Aprilia.

Roberto Colaninno ha detto che un’altra criticità è rappresentata dalla situazione dell’Ape e dei veicoli a quattro ruote prodotti a Pontedera da Piaggio. Anche se si spera che le cose migliorino grazie alla nuova motorizzazione prevista e alle sinergie con la produzione indiana. Bene invece Moto Guzzi, dove dalle 4.100 unità prodotte nel 2012 si passerà a 7.500 moto quest’anno. Ma bene anche Pontedera dove, nonostante la crisi delle due ruote, tra il 2009 e il 2012 sono stati assunti con un contratto a tempo indeterminato 600 precari. Nell’incontro con i sindacati Colaninno ha anche rilevato che i dipendenti del gruppo in Italia erano 3.900 nel 2012 e sono 3.850 quest’anno e che l’Asia non è un rischio ma anzi rappresenta un’ancora di salvezza, in quanto le controllate asiatiche ed americane hanno contribuito nel 2012 per il 90% ai guadagni complessivi.

Mauro Faticanti, segretario nazionale del settore due ruote della Fiom, ha dichiarato: “La cosa che preoccupa di più è che Colaninno non ha preso impegni per i prossimi quattro anni in termini di piano industriale e quindi di lavoro. Di sicuro ci ha detto che le tre ruote Ape sono morte e in Aprilia c'è un grosso problema: parte della meccaniche aprilia vengono prodotte a Pontedera”.
Raffaello Cimi, rappresentante Cisl, ha aggiunto: “Per cinque anni Pontedera ha saputo reggere alla crisi, ma se adesso la produzione e il mercato non riprendono potrà solo peggiorare. Basti vedere che, mentre lo scorso anno ce ne sono stati 600, nel 2013 non c’è stato nemmeno un contrattista assunto. In soli pochi mesi lo sbalzo negativo è stato esponenziale”.
Il gruppo Piaggio l’anno scorso ha investito 148 milioni di euro, di cui 85 milioni destinati all’Italia. Un nuovo incontro con i sindacati, con al centro Aprilia, è previsto a novembre.

Nel frattempo la finanziaria Immsi presieduta da Roberto Colaninno, che controlla Piaggio, ha venduto fuori mercato il 2,3% del capitale Piaggio, mantenendo la quota di controllo del 51,5%. Il controvalore degli 11,5 milioni di titoli ordinari Piaggio & C. ceduti è stato di oltre 22 milioni di euro. Fra gli altri azionisti di Immsi ci sono l'imprenditore Diego Della Valle, con il 5%, e la Financiere de L'Echiquier con il 5,1%.

 

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