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Nel 2000 non mangeremo più bistecche ma pillole, prenderemo le pillole anche per dormire e i razzi per muoverci. Cantava così Bruno Martino nel 1959 e davvero erano tutti convinti che le auto, entrando nel nuovo millennio, sarebbero sparite. Ora Mercedes guarda al 2040 e ci dice che no, le auto rimarranno anche se cambierà tutto.
Come saranno le grandi città del prossimo futuro? La ricerca di Mercedes ne illustra tre: Londra, Los Angeles e Shenzen. Da oltre trent’anni la casa tedesca usa il termine Vision per identificare i veicoli sperimentali e i concept. Ora con il nome di Urban Vision svolge una ricerca sullo sviluppo delle megalopoli del futuro.
La possibile risposta che vale per tutte: le nuove tecnologie e le richieste dei cittadini daranno impulso allo sviluppo di tecnologie rivoluzionarie per migliorare la qualità della vita e la sicurezza, per proteggere il clima e conservare le risorse. E affrontare un'era completamente nuova in termini di mobilità.
Mercedes ha creato una rete globale di conoscenze: esperti di vari settori - sociologi e filosofi, scienziati, artisti, futuristi e architetti, start-up e aziende high-tech - hanno fatto emergere innanzitutto che molte persone vivono, lavorano e trascorrono la maggior parte del loro tempo libero nelle città, dove le innovazioni tecniche e sociali trovano generalmente le loro prime applicazioni.
Dialogando con le città di tutto il mondo sulle loro strategie, i "futurologhi" di Mercedes hanno sviluppato immagini future delle città di Londra, Los Angeles e Shenzhen negli anni successivi al 2040. Che mostrano come le aree urbane in Europa, Stati Uniti e Cina potrebbero cambiare grazie alla digitalizzazione e per effetto del cambiamento climatico.
Per Londra 2040 Mercedes immagina parcheggi centralizzati che collegano auto, depositi di biciclette e trasporti pubblici con una combinazione di innovazione e tradizione. I quartieri del centro città potrebbero essere progettati ex novo per essere più vivibili e sostenibili: vecchi edifici vicino a nuove strutture, con più alberi, parchi, tetti e facciate verdi, nonché spazi pubblici condivisi. Il traffico auto sarà ridotto, potrebbero esserci non piste ma "autostrade" ciclabili, oltre ai trasporti pubblici locali. Nella Londra del “2040+”, i furgoni elettrici e le bici da carico saranno la soluzione per il trasporto dell'ultimo miglio.
Per Los Angeles 2040+ l'ipotesi è quella di una infrastruttura digitalizzata con corsie dedicate per auto autonome, robo-taxi e biciclette. Ma l'auto individuale avrà ancora una priorità elevata. La digitalizzazione di infrastrutture già obsolete potrebbe ridurre la complessità del traffico e distribuire i parcheggi in modo più intelligente. Oltre la metà dei mezzi privati potrebbe essere completamente elettrico e veicoli automatizzati e robo-taxi potrebbero avere corsie riservate.
Gli esperti di Mercedes ipotizzando per Los Angeles numerosi spazi verdi su superfici precedentemente asfaltate o cementate, per offrire una migliore qualità della vita e proteggere dal caldo estremo. E sistemi di raccolta dell'acqua come i giardini pluviali potrebbero consentire un uso efficiente di questa preziosa risorsa.
Infine ciò che ci si attende dal 2040 per Shenzhen è uno sviluppo verso l'alto con sempre più grandi infrastrutture verticali, l’impiego esteso dello spazio aereo della metropoli e una logistica basata su droni e taxi volanti. Grazie alla rete mobile 5G, il traffico a Shenzhen potrebbe essere gestito con l'aiuto dell'intelligenza artificiale, della connettività e dell'infrastruttura digitale. Molti veicoli automatizzati viaggerebbero quindi su corsie separate, collegate in rete tramite un 'cloud stradale per veicoli' integrato.
Andrà veramente così? E probabile: Mercedes ha messo insieme tante intelligenze per immaginare il prossimo futuro, mentre Bruno Martino per comporre la sua canzone attingeva soprattutto ai sentimenti. Tanto che, rassicurava alla fine, l’amore nel 2000 sarà ancora lo stesso.