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Dopo aver attraversato l’Italia centrale, in sei giornate su due o tre ruote rigorosamente d’epoca, i concorrenti della “Mita” hanno tagliato il traguardo di Taranto. Di prima mattina la partenza da Matera per tuffarsi in Puglia alla volta di alcune tappe ormai quasi fisse, ma anche di luoghi nuovi. La prima fermata rientra tra i classici: è Castellana Grotte che sembra aver deciso di bissare la conquista del titolo di Miglior Ristoro, già raggiunta lo scorso anno.
La seconda tappa è una novità per la Mita, ma certamente piacevole e sorprendente: si tratta di Ostuni, a contribuire all’accoglienza sono stati anche il Parco Naturale Dune Costiere e la Masseria Asciano.
Altri chilometri sotto il sole e tra i paesaggi unici della Puglia e poi l’arrivo a Martina Franca. Ancora Puglia, ancora una città particolarmente cara alla maratona per moto d’epoca: Villa Castelli, poi ancora in sella e ancora chilometri, gli ultimi di questa Mita 2018. I mezzi d’epoca sfilano sul Lungomare Virgilio offrendo il classico spettacolo, reso possibile, da ben 32 anni, dal Motoclub Veteran San Martino e dal patron dell’evento, Franco Sabatini. A ogni arrivo ci sono applausi, esultanza e festa, foto e selfie a non finire. In serata la tradizionale cena di gala e le premiazioni.
Anche quest’anno la Milano-Taranto non ha tradito le aspettative, ricreando come ogni anno il clima unico che solo i suoi "avventurieri", un po’ appassionati, un po’ pazzi, conoscono fino in fondo.
E tra i racconti, le battute e i saluti dell’ultimo giorno c’è già chi pensa all’edizione 2019.