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Da ormai qualche anno il Concorso d'Eleganza Villa d'Este, storico evento sul lago di Como patrocinato da BMW, non è più solo fatto da e per auto storiche di grande pregio, o concept car futuriste di alto rango, anche le due ruote sono protagoniste e la Casa tedesca, ci ha svelato in anteprima mondiale oggi il proprio ultimo prototipo di scooter: Concept Link. Un veicolo apparentemente strano e futurista, come ovvio, ma nella sostanza vicino alle esigenze che abbiamo già oggi, almeno nei mercati evoluti per ambiti urbani delle maggiori città, di tutto il mondo. Già perché come dice il nome, una delle sue priorità è quella di essere un veicolo totalmente connesso, oltre che sicuro ed elettrico. A tal punto che sfruttando dei sensori posti internamente a una giacca tecnica di vestibilità molto informale (quelle a colpo d’occhio non motociclistiche) con semplice gesto e senza nulla toccare, è possibile aprire e chiudere il vano portaoggetti sottosella, elettro-attuato. Ma questo è solo uno degli aspetti interessanti che BMW concentra in questo modello che non solo vuole calamitare attenzione per lo stile, ma anche anticipare possibili sbocchi tecnologici nella gamma a due ruote della Casa dell'elica.
A presentarlo anche il capo del design Motorrad di casa BMW, Edgar Heinrich, con cui abbiamo parlato e che, pur amando anche lui come molti over “anta” certi impegnativi e reboanti modelli del passato, si è concesso dei brevi passaggi sul nuovo scooter, rimarcando il fatto che non sia un concept statico. Ha spiegato di aver focalizzato il proprio lavoro sulla fruibilità dei servizi che può dare questo veicolo a due ruote del futuro, per chi si sposti in città su brevi tratte, senza dimenticare la prestazione del motore elettrico che regala tanta coppia, privi di emissioni intese anche in quanto a rumore, vibrazione, calore o altro non gradito a certa utenza. Un veicolo da Heinrich stesso ha definito simbolico, per il trasporto ma anche la comunicazione, senza forte focus tecnico quindi, bensì verso la facilità di uso, in tutti i sensi.
Da puro concept, non è aderente alle molteplici esigenze di un uso esteso in questa veste espositiva (comunque funzionante), semplicemente la scelta qui è di ridurre la carenatura al minimo. Forte ma non del tutto inedito il frontale, scoperta la parte posteriore che, non potendo mostrare quello che una volta erano scarico con terminale magari vistoso, esibisce allora dei tubi arancioni, di grande diametro, che danno un po' la misura di quanta corrente passi per spingere il Concept Link a buone velocità (come d’altronde sappiamo già avvenire nel C Evolution).
Gusti estetici a parte, dove la estrema nudità bicolore (in gran parte opaco) un po’ spigolosa e scarna soprattutto per la sella sostanzialmente piatta e “sospesa” del modello, lascia vedere tanto rinunciando a qualche copertura, sono l'ecologia e la disponibilità di un Infotainment con navigazione potenzialmente anche su head-up display, oltre che touch, che permettono di fare un salto in avanti rispetto a oggi. Essere collegati con informazioni utili che transitano in quantità da conducente a veicolo e da conducente a passeggero, o altri conducenti; il dettaglio di contenuto aggiunto alla sola mobilità è quello rilevante, anche se non è stato divulgato nel dettaglio dei sistemi, certamente in fase di costante sviluppo.
In questo momento è facile commentare lo spunto stilistico, orientato alla semplicità di forme in ottica di brevi percorsi: il volume, come la massa maggiore (quella delle batterie) sta tutto nella parte passa, allungata, senza troppe coperture aerodinamiche, anzi, esponendo la tecnica, quella del prossimo futuro, dove riconosciamo giusto un monobraccio e una cinghia, come elementi "storici". Non luccicante di metallo, non vibrante, non soggetta a possibile perdita di liquidi, semplicemente funzionale. Pur promettendo ampia personalizzazione, per i vecchi puristi è un impatto quasi noioso, forse, quello di Concept Link, per la Casa tedesca un segmento in più da presidiare, giustamente e da costruire, insieme alla crescita delle infrastrutture, non ultime quelle di ricarica.
I gruppi ottici sono dei sottilissimi LED, separati ai due lati, mentre i comandi al manubrio sono di manualità limitata per come si gestiscono, un'ergonomia anch’essa scarna quanto lo stile estetico, perché non vuole essere al centro dell’attenzione il mezzo meccanico in se, futurista per davvero anche in quello, esponendo una possibile applicazione di medio termine, estremizzando i concetti della Vision Next 100 per immediatezza anche fisica di salita e discesa, aggiungendo qualora serva, a proposito di aiuto fisico, anche la funzione di retromarcia.
Di sicuro è una forte impronta quella che BMW ha scelto di dare nel 2017 per questa visione futura in ambito di scooter, urbano, in contrasto con i mezzi classici esposti a Villa Erba. Può piacere o al contrario deludere chi apprezzi altre forme, note, ma pensa a essere fruibile e appetibile per quello che sa fare oltre camminare spedito. Staremo a vedere cosa riserverà poi la Casa al mercato, magari a breve, più in termini di sistemi multimedia e connettività, o ridotte emissioni magari, che di stile estremo. Intanto, durante il weekend, nei giardini di Villa Erba è possibile osservare una lunga schiera di modelli storici esposti, in concorso per categorie, oltre che alcuni pezzi rari battuti all'asta da RM Sotheby, con cifre ovviamente non popolari. Per andarci, a Cernobbio, considerando il traffico nei dintorni del Lago di Como durante ogni soleggiato weekend e la difficoltà di parcheggio, volendo magari essere ecologici (in termini di emissioni) oltre che rapidi, non dispiacerebbe avere a disposizione un mezzo come Concept Link, che permetterebbe a chi sta in un raggio medio-breve, di godersi la tratta in connessa e silenziosa scioltezza (aerodinamica e il resto cui abituati, specie in estate, possibile risparmiarselo... O no?).