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Lunedì l'Italia potrebbe cambiare decisamente colore. Ad oggi infatti l'unica regione arancione è la Valle d'Aosta, ma la prossima settimana almeno quattro potrebbero passare alla fascia intermedia di allerta, ma potrebbero essere molte di più. Se l'aumento dei ricoveri in ospedale e in terapia intensiva dovesse continuare a crescere alcune regioni potrebbero addirittura passare in zona rossa.
L'allarme come al solito arriva dal monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità che venerdì sottoporrà i numeri al ministro Speranza. Passeranno in arancione tutte le regioni con tassi di ricovero in area clinica e intensiva rispettivamente superiori al 20% e al 30%. Si passa in zona rossa con il 30% e 40%.
La situazione più critica è quella della Valle d'Aosta che sfora i parametri e rischia di diventare Rossa. Con grande probabilità passeranno invece in arancione Abruzzo (20%-30%), Friuli Venezia Giulia (24%-34%), Piemonte (24%-30%) e Sicilia (20%-36%). Ma potrebbero non essere le sole. Infatti sono numerose le regioni che rischiano l'arancione e che guardano con attenzione l'evolversi della situazione.
La Calabria ha il 43% dei letti occupati ma "solo" il 17% di quelli in terapia intensiva; il Lazio invece sfora proprio questo secondo dato (22%) ma rimane al 29% nei reparti di medicina. Lo stesso succede nelle Marche (23%-29%) e nella Provincia di Trento (23%-29%). In Lombardia a destare preoccupazioni sono i ricoveri (35%) mentre la terapia intensiva è meno stressata (15%). Stessa cosa in Liguria che in area medica ha addirittura numeri da zona rossa (40%) ma di poco sotto la soglia dell'arancione (19%) in terapia intensiva. La Toscana sfora per le terapie intensive (23%) ma è al di sotto della soglia per i normali ricoveri (26%).