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L'Italia assediata dalla pandemia e il Governo corre ai ripari. Dal 10 gennaio scattano le nuove regole stabilite ieri. Il green pass rinforzato diventa d'obbligo per tutte le attività sociali e ricreative. Cambiano le regole per la quarantena: non più obbligatoria per quelli con due vaccinazioni da non più di 4 mesi oppure per quelli con tre dosi. Rimane saldo il proposito di riaprire le scuole il 10 gennaio anche se alcuni Governatori avevano chiesto l'allungamento delle vacanze. Le mascherine FFP2 sono diventate obbligatorie sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza e sui mezzi del trasporto pubblico urbano.
La novità più importante è quella che riguarda i tempi di quarantena. Il boom di contagi e contatti con positivi rischiava di mettere in isolamento 10 milioni di italiani nelle prossime settimane con conseguente paralisi nazionale. Per evitarlo si è deciso di cambiare le regole della quarantena. Chi verrà a contatto con un positivo non deve fare la quarantena in isolamento se ha completato il ciclo vaccinale primario o la dose di richiamo o è guarito da 120 giorni. Per i dieci giorni successivi al contatto però hanno l’obbligo di indossare mascherine Ffp2. In caso di sintomi dovranno effettuare un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all’ultima esposizione al caso. Per considerarsi fuori dalla quarantena o dall'auto-sorveglianza bisogna conseguire "l’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati; in tale ultimo caso la trasmissione all’Asl del referto a esito negativo, con modalità anche elettroniche, determina la cessazione di quarantena o del periodo di auto-sorveglianza". Chi invece è vaccinato da più di quattro mesi deve restare in quarantena per 5 giorni, con obbligo di tampone negativo al termine di periodo di isolamento. Ai non vaccinati viene imposto un isolamento di 10 giorni.
I positivi anche se asintomatici devono restare in isolamento almeno 10 giorni a partire dalla data di prelievo del tampone risultato positivo o dai sintomi. Al termine del periodo di quarantena devono effettuare un test molecolare che dia esito negativo.
Il green pass rafforzato, quello rilasciato ai vaccinati e ai guariti, dal 10 gennaio diventa obbligatorio in tutti i contesti sociali e mezzi di trasporto: aerei, treni, navi, autobus, metropolitane e treni regionali. E' obbligatorio negli hotel e in tutte le strutture ricettive, ma anche per partecipare alle feste civili e religiose, per le sagre e le fiere, per i centri congressi. Obbligatorio anche nei ristoranti e anche all'aperto. Sarà richiesto anche per attività sportive di squadra e per accedere alle piscine. Anche per andare a sciare servirà il «super» green pass.
Vista l’impennata della curva epidemiologica il governo ha deciso di ridurre nuovamente la capienza degli impianti sportivi. In base alle nuove disposizioni la capienza prevista per gli impianti sportivi all’aperto è pari al 50% di quella massima consentita, al chiuso è pari al 35% di quella massima consentita. Negli stadi e nei palazzetti dello sport all’aperto e al chiuso sarà sempre obbligatorio esibire il green pass rafforzato (rilasciato a guariti e vaccinati) e indossare la mascherina. Fino al 31 gennaio sono vietati gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto; saranno chiuse le sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi, concerti o feste comunque denominati, aperti al pubblico.
Le mascherine FFP2 sono già obbligatorie sui mezzi di trasporto e saranno obbligatorie anche in occasione di spettacoli accessibili al pubblico che si svolgono all’aperto e al chiuso in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo (e altri locali assimilati); eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso o all’aperto. In tutti questi luoghi è anche vietato il consumo di cibi e bevande al chiuso.
Si sta valutando anche l'impiego nelle scuole. "Sarà rilevato il fabbisogno delle mascherine necessarie per il personale “preposto alle attività scolastiche e didattiche nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, dove sono presenti bambini e alunni esonerati dall’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie”. I dirigenti scolastici dovranno indicare i quantitativi necessari entro il 4 gennaio in modo che la distribuzione possa essere organizzata in tempo per il rientro".