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Sono 1.369 i nuovi casi di Coronavirus registrati ieri in Sicilia e aumentano anche ricoveri e pazienti in terapia intensiva. Per frenare la diffusione del virus da oggi scatta la zona gialla dopo l'ordinanza firmata il 27 agosto del ministro della Salute Speranza. Ritorna l'obbligo di indossare le mascherine anche all'aperto ma non ci sarà nessun coprifuoco. Si potrà liberamente entrare e uscire dalla regione. Il Green Pass non subisce alcuna modifica e restano le stesse regole valide nel resto d'Italia. Esibendo il certificato verde si potrà accedere a ristoranti al chiuso, ma torna il limite di 4 persone al tavolo (esclusi conviventi). Il green pass resta indispensabile per accedere a piscine, palestre, centri termali, cinema, teatri, parchi a tema, congressi e fiere. Nello specifico però, per gli impianti sportivi di una regione in zona gialla "la capienza consentita non può essere superiore al 25% di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all'aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso".
L'introduzione della zona gialla in Sicilia si è resa necessaria visti i numeri in forte e continua crescita. Solo ieri sono stati 1.369 i contagi (il numero più alto tra le regioni italiane); 10 morti nell'ultima settimana e le persone in terapia intensiva sono 108 a cui si aggiungono i 914 pazienti in area non critica. La Sicilia potrebbe essere però solo la prima delle regioni a tornare in zona gialla. Sono a rischio anche Calabria, Campania, Molise, Basilicata, la provincia di Bolzano e il Piemonte.
"Il vero problema è che le persone non vogliono più indossare la mascherina - ha detto il Prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, all'Adnkronos -. Noi cerchiamo di essere presenti, soprattutto nelle zone dove è più alta l'affluenza di turisti, o nelle località balneari, o ancora dove si creano assembramenti per alcuni locali la sera. Ma non è semplice. In tanti ormai sono orientati a non indossare la mascherina, con l'equivoco di chi non la porta perché vaccinato".